Cinque tappe, 760 Km e 14.620 metri di dislivello complessivo, da Innsbruck - che ospiterà anche la vigilia con le operazioni preliminari e la presentazione delle squadre - a Bolzano, passando per Trento: il Tour of the Alps rende omaggio nell’edizione del decennale a tutte e tre le città capoluogo dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, così come avvenne nella prima edizione dell’aprile 2017, vinta dal gallese Geraint Thomas, e con il successo nella primissima tappa a Innsbruck dell’indimenticato Michele Scarponi.
Dopo una giornata d’esordio con partenza e arrivo a Innsbruck, la carovana ripartirà da Telfs, in Tirolo, per la seconda frazione, con arrivo a Val Martello, nel cuore della valle omonima. La terza tappa prenderà invece il via da Laces, in Bassa Val Venosta, e si concluderà ad Arco, la cittadina del Garda Trentino dove da sempre ha sede la società organizzatrice del Tour of the Alps (e, prima ancora, del Giro del Trentino). Da Arco il gruppo si muoverà in direzione di Trento per la penultima tappa, prima del gran finale, che si disputerà tra Trento e Bolzano.
Come da tradizione, anche nel Tour of the Alps 2026 non mancheranno le salite — pur senza avvicinarsi ai duemila metri di quota. I percorsi seguiranno il collaudato format della corsa euro-regionale: tappe brevi e frizzanti, con trasferimenti ridotti al minimo – e in questa edizione quasi azzerati. Un modello che ha fatto scuola, e continua ad attirare campioni e squadre di vertice.
Per rendere ancora più incerto e palpitante il finale delle tappe, l’organizzazione ha introdotto una novità: il “Bonus Sprint”, una volata intermedia collocata nella parte conclusiva dei percorsi, che assegna abbuoni validi per la classifica generale (6’’ al primo, 4’’ al secondo e 2’’ al terzo), ma non punti per la Classifica a Punti che continuerà ad essere calcolata sui due sprint intermedi tradizionali e sui piazzamenti di fine tappa. Due traguardi giornalieri sono previsti anche per la Classifica del Gran Premio della Montagna.
La spettacolarità del Tour of the Alps è una sua cifra distintiva, come confermato dall’ultima edizione dello scorso aprile, vinta dall’australiano Michael Storer al termine di una sfida entusiasmante, davanti all’olandese Thymen Arensman e al canadese Derek Gee. Impossibile dimenticare, inoltre, il colpo di classe di Giulio Ciccone nella tappa d’apertura di San Lorenzo Dorsino o la strepitosa prestazione del giovane francese Paul Seixas, che a soli 18 anni si è rivelato proprio al Tour of the Alps come una delle stelle nascenti del panorama ciclistico mondiale — l’ultimo di una lunga lista.
In allegato il dettaglio delle tappe




