Giovedì, 15 Giugno 2023 - 17:44 Comunicato 1835

Approvata dai Consigli trentino, altoatesino e tirolese la mozione sulla strategia per la regolazione del traffico lungo il corridoio del Brennero
Mobilità sul Brennero, Fugatti "Ridurre il traffico in un'ottica di gradualità"

"Abbiamo responsabilmente dato il nostro contributo ed appoggio ad una mozione che, rispetto alle prime intenzioni, tiene conto di necessaria gradualità di ogni misura, specie guardando al traffico pesante: il trasporto delle merci, oggi è affidato all'autotrasporto, a cui vanno offerte reali alternative prima di misure coercitive", così il Presidente Fugatti sull'odierna approvazione del Dreier Landtag della "mozione 5", che impegna i governi dei tre territori dell'Euregio ad individuare sistemi di gestione digitale del traffico lungo il corridoio del Brennero.
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Obiettivo del provvedimento è quello di migliorare la viabilità e alleggerire dal traffico la popolazione interessata dai flussi generati al valico di frontiera, il più trafficato collegamento transalpino Nord-Sud.

Ogni anno, infatti, sono circa 2,5 milioni i TIR che attraversano il Brennero. Numeri in continuo aumento, ai quali si aggiungono quelli del traffico automobilistico, anch'esso in crescita, con sempre più turisti che, anche a seguito della pandemia, scelgono di raggiungere con l'auto privata la propria destinazione.
Una situazione che genera un forte impatto sia sulla popolazione sia sull'ambiente di entrambi i versanti del Brennero, con un contestuale importante sovraccarico sull'intero sistema di infrastrutture lungo il corridoio del Brennero. Sul versante tirolese, circa il 35% dell'autostrada A13 del Brennero è costituito da viadotti, alcuni dei quali - tra cui il viadotto Lueg - nei prossimi anni dovranno essere ristrutturati o ricostruiti, così come lunghi tratti dell'A22 sul versante altoatesino.
"L'obiettivo primario durante tutti i lavori di costruzione sul versante tirolese e altoatesino deve essere quello di garantire la circolazione e il trasporto merci in condizioni di sicurezza - spiega ancora il presidente Fugatti - . A tal fine, occorre fare il possibile per evitare la deviazione del traffico lungo le strade provinciali e comunali nonché la creazione di vie di transito alternative. Al fine di ridurre l'impatto causato dal traffico pesante, in particolare, occorre orientare la ripartizione modale, ovvero il rapporto tra trasporto su strada e su rotaia, in modo decisivo verso la ferrovia. Questo obiettivo può essere raggiunto solo rendendo le ferrovie più attraenti e allo stesso tempo armonizzando l'infrastruttura ferroviaria".

Tale armonizzazione e il relativo smantellamento degli ostacoli tecnici al trasporto ferroviario transfrontaliero sono peraltro un prerequisito fondamentale per il futuro utilizzo ottimale del tunnel di base del Brennero.
Le tre assemblee lavoreranno quindi con l'obiettivo comune di elaborare un piano generale dei trasporti lungo il corridoio del Brennero con l'obiettivo di promuoverne il trasferimento su rotaia. Tale piano dovrà prevedere le seguenti priorità:

  • coordinamento dei gestori delle infrastrutture stradali e ferroviarie per la gestione coordinata dei cantieri, incontri regolari fra l'ASFINAG e l'Autostrada del Brennero Spa, le ferrovie italiane, austriache ed i rispettivi consorzi del trasporto pubblico locale;
  • aumento dell'attrattiva dell'"autostrada viaggiante" (RoLa)  e trasporto intermodale non accompagnato;  
  • introduzione di collegamenti cadenzati transfrontalieri a tariffe vantaggiose;
  • realizzazione di collegamenti con la massima frequenza possibile tra tutti i territori dell'Euregio - Trentino, Tirolo, Alto Adige - in particolare per quanto riguarda il trasporto pubblico.

"Si tratta di misure - ha continuato Fugatti - da introdurre con la gradualità necessaria al reperimento di reali alternative. Sappiamo che oggi sul corridoio il 70% del traffico è traffico di persone, ed il 30% di merci, anche se l'apporto alle emissioni vede le due componenti in misura del 50% ciascuno. Dovremo quindi studiare misure, anche digitali, utili a meglio diluire il traffico senza penalizzare la filiera dell'autotrasporto con misure prive di alternativa, in attesa che gran parte dei transiti passi alla Ferrovia quando questa sarà in grado di offrire servizi adeguati" ha concluso il presidente.

(sr)


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