“Questa Rsa ha il grande merito di essere riconosciuta dalla comunità di riferimento – ha espresso l’assessore Tonina – e sta progettando il suo futuro in sinergia con l’amministrazione comunale e con la voglia di coinvolgere e unire i residenti delle 42 frazioni. Il giusto modo di affrontare la situazione attuale locale per cui, al generalizzato calo delle nascite e all' invecchiamento della popolazione, si aggiunge anche il rischio dello spopolamento. La nuova Rsa, una volta conclusa, offrirà dei servizi importanti non solo nei confronti dei suoi ospiti come ad esempio il centro diurno, ma anche all’intero paese. Il tutto grazie a un approccio che parte dalla necessità di innovare e dai bisogni delle persone al fine di rendere migliore la comunità”.
Attualmente l’Apsp Don Giuseppe Cumer ospita 38 posti letto, nove alloggi protetti e dà lavoro a 45 dipendenti, ma è già stata ammessa a finanziamento da parte della Provincia la costruzione di un nuovo edificio non distante dalla sede attuale che permetterà di superare le attuali carenze strutturali. In particolare la dirigenza pensa a una Rsa di nuova generazione con un centro diurno e l’erogazione di servizi come bagno assistito e consegna pasti a domicilio, al momento non erogati. I posti letto nel complesso saranno 40 e c'è anche la volontà di realizzare un nucleo demenza. In vista della progettazione è stato avviato uno studio per conoscere i bisogni del territorio e istituire un concorso di progettazione entro fine anno. L’obiettivo finale è quello di ottenere una Rsa ancor più integrata con la comunità e attrattiva per i giovani, fattore particolarmente importante in un paese a forte rischio di spopolamento. Viene sottolineato dai famigliari il valore del volontariato, valore che anche l'assessore ha voluto valorizzare come tratto distintivo del Trentino e da sostenere con forza.