
Oggi la ricorrenza è stata ricordata anche con una cerimonia al cimitero monumentale di Trento, proprio di fronte al sarcofago che raccoglie i resti dei soldati austro-ungarici, organizzata dagli Schuetzen del Welschtirol guidati dal comandante Enzo Cestari. Alla cerimonia in cimitero a Trento - officiata da don Franco Torresani - hanno partecipato anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli e il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi. “Questa giornata ci riconcilia con la nostra storia, perché rende visibile l’impatto del conflitto sul nostro territorio: tutte le famiglie trentine furono toccate dalle sofferenze causate dalla guerra - ha ricordato Marchiori -. La memoria condivisa è fondamentale per continuare al guardare al futuro con la giusta consapevolezza di chi noi siamo”. Questa vicenda - ha evidenziato l’assessore - rappresenta peraltro uno degli elementi cardine che hanno reso speciale la nostra vicenda storica, il nostro essere terra di confine, e quindi i presupposti della nostra Autonomia”.
L’esponente della Giunta provinciale si è infine assunto l’impegno di continuare a lavorare - anche attraverso il confronto con le istituzioni nazionali - per la realizzazione del Memoriale dei caduti della Prima guerra mondiale: “Se ne parla da tanto, ma è giunto il momento di stringere i tempi per concretizzare questa iniziativa che vuole dare dignità alle vittime trentine della prima guerra mondiale. In molti casi, le famiglie non hanno nemmeno una tomba sulla quale piangere i loro cari e dunque il Memoriale vuole essere il luogo fisico in cui la memoria dell’intero popolo trentino potrà esprimersi”.