Personale qualificato, posti letto, elevata complessità delle patologie degli ospiti e necessità di realizzare diversificate forme di supporto e assistenza non solo dentro le RSA, i punti critici che tutte le strutture hanno sollevato durante gli incontri.
“Sono temi sui quali occorre un lavoro di sistema e trasversale tra più assessorati, collaborazione istituzionale a più livelli e partecipazione attiva del volontariato sociale, della comunità e anche del privato" - ancora Tonina -. "Certamente il tema del personale è cruciale, e si risolve con un giusto riconoscimento economico, ma non solo. Su tutti questi aspetti cercheremo di fornire entro un paio di mesi delle risposte puntuali ad ogni singola realtà rispetto alle specifiche necessità manifestate, ma anche ragionamenti più di sistema e di prospettiva che verranno condivisi con tutti i referenti delle strutture".
Nel primo incontro della mattinata la delegazione guidata dall’assessore Tonina ha fatto tappa a San Giovanni di Fassa. Ad accoglierli la presidente dell'Apsp Barbara Bravi e la direttrice, Elisa Emiliani, il sindaco di San Giovanni di Fassa Giulio Florian, il CdA dell'ente e alcuni rappresentanti degli ospiti.
Durante la visita l’assessore Tonina ha visitato gli spazi della struttura, che accoglie sessanta ospiti e che lo scorso anno ha festeggiato i vent'anni di attività.
La presidente e la direttrice hanno evidenziato i punti di forza della struttura e gli ambiti su cui intervenire, a partire da alcune opere di miglioramento e ammodernamento. A livello organizzativo, si è evidenziata la criticità relativa al reperimento del personale qualificato e la perifericità, unitamente alla necessità di provare ad offrire servizi aggiuntivi ed integrativi rispetto a quelli della residenzialità.
Tonina si è poi spostato presso l’Apsp San Gaetano di Predazzo, dove è stato accolto dal presidente Renato Cemin, dal direttore Maurizio Belloni, dai membri del CdA, dal sindaco facente funzioni Giovanni Aderenti. Presenti anche rappresentanti del mondo del volontariato e degli ospiti, che oggi sono oltre 80.
Qui è emersa l'importanza della vicinanza della comunità, trovandosi la casa proprio al centro del paese, ed in particolare è stato valorizzato il ruolo del volontariato, molto attivo e che rende più piacevole il soggiorno in casa di riposo.
Si è sottolineata l'importanza della prevenzione, del coinvolgimento dei giovani in percorsi di consapevolezza sul valore dell'invecchiamento attivo, dell'età anziana e del volontariato in questi ambiti.
A Tesero, l’assessore Tonina ha incontrato i vertici della casa di Riposo Giovanelli, struttura che ospita circa 70 persone.
Il presidente Giovanni Zanon e la direttrice Roberta Bragagna hanno illustrato la situazione della struttura e le sfide che il CdA è chiamato ad affrontare. In primis è stata menzionata la vecchia struttura, dal 2017 sottoutilizzata e su cui è stata chiesta una riflessione condivisa con la Provincia per poterla valorizzare al meglio in risposta ai bisogni del territorio, ma anche le difficoltà di reperimento di personale infermieristico, la cui carenza rende difficile non solo la gestione ordinaria, ma anche la programmazione.
Presenti all’incontro oltre al CdA della casa di riposo anche l’assessore comunale Marisa Delladio, rappresentanti della Magnifica Comunità di Fiemme e dei familiari degli ospiti e il coordinamento dei servizi sanitari della struttura.
La giornata si è conclusa con la visita alla Residenza Sanitaria Assistenziale di Lisignago di proprietà della Comunità di Valle. Ad accogliere l’assessore Tonina erano presenti il presidente della Comunità di Valle, Simone Santuari e la sindaca di Cembra Lisignago, Alessandra Ferrazza, accanto alla parte gestionale con la presidente di Spes - la cooperativa sociale che gestisce la struttura - Paola Maccani, il direttore generale, Italo Monfredini e il direttore della struttura, Manuela Demaria.
L’assessore Tonina ha spiegato che “proprio per riuscire a pensare a dei nuovi percorsi è importante che questi temi vengano affrontati ad inizio legislatura, per impostare delle politiche condivise che sappiano guardare al domani. In questo senso il Trentino, anche in virtù della sua storia di Autonomia, deve distinguersi per sperimentare nuovi modelli e riuscire a garantire buoni servizi a quelle persone che in questo momento ne hanno più bisogno e che sono le stesse che hanno permesso al Trentino di essere ciò che è oggi”.
La Rsa di Lisignago ospita 74 posti. E’ stato evidenziato come la gestione della Rsa di Lisignago sia una formula che funziona anche grazie al Centro diurno che accoglie venti anziani proprio nella struttura della Rsa, ed alla proficua collaborazione con la Comunità di Valle.
A questo link è possibile scaricare immagini e intervista
L'intervista all'assessore Mario Tonina
Le immagini degli incontri
Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige, IL T - 04.04.2024