Piero Degodenz e Ernesto Rigoni hanno ringraziato di cuore le ragazze e i ragazzi dello Student-staff evidenziando come il loro apporto sia stato importante e come abbiano dimostrato grande maturità e senso di responsabilità nel corso dell'evento internazionale. Sottolineata, in particolare, la consapevolezza e la competenza con cui gli studenti hanno affrontato ogni tipo di problematica. La dirigente scolastica Manuela Broz, come già Ceccato e Ferrari ha ringraziato gli studenti, lodandoli per come hanno rappresentato la scuola trentina e per come "hanno saputo riflettere sui pro e contro dell'esperienza, anche rispondendo al questionario inviato on-line dopo l'evento internazionale". I ragazzi dello Student-staff hanno messo in evidenza anche alcuni elementi di criticità. In generale, però, la soddisfazione è stata molto alta soprattutto per la bellezza dell'esperienza e in special modo è piaciuta la relazione con le persone e il fatto di potersi misurare in questa esperienza con responsabilità. E' stato segnalato come, in qualche occasione, l'imprevisto ha indotto i ragazzi a cercare soluzioni immediate e ciò li ha resi ancora più responsabili. In sintesi è emerso che: la ricaduta formativa viene definita "eccellente" dal 45% degli studenti e buona dal 41% ; il 95,8% degli studenti si è sentito a suo agio nel ruolo proposto; se un progetto simile venisse riproposto, l'87% parteciperebbe ancora. Ciò che più è piaciuto è stato, in particolare: la possibilità di entrare in contatto con lingue e culture straniere, di avere relazioni internazionali assistendo ad evento sportivo mondiale, considerata positiva anche l'opportunità di vivere dall'interno il mondo del lavoro con le sue difficoltà i suoi ritmi e lo stress. Apprezzata la possibilità di mettersi in gioco a livello personale, di essere responsabili dei propri compiti, di imparare ad essere flessibili, attivi e di aiuto agli altri.La ricaduta formativa è stata valutata positivamente ed è stata rilevata a livello linguistico, professionalizzante e di competenze personali e sociali.
L'assessore Marta Dalmaso, nel suo intervento, ha ripercorso l'inizio di questo progetto sottolineando che "il passo iniziale, 4 anni fa, era stato quello di chiedere da subito il coinvolgimento diretto dei ragazzi, in modo che la scuola non fosse usata come riempitivo ma valorizzata per quello che potevano dare i ragazzi. Per questo ringrazio particolarmente chi si è occupato di formazione e gli organizzatori per il modo in cui è stato costruito e condotto l'intero percorso, con molta concretezza, valorizzando competenze e attitudini dei ragazzi". L'assessore, a proposito del volontariato, ha evidenziato come "sia importantissimo che ci siano giovani che si dedicano al bene di tutti. Ora che il patrimonio del volontariato è cospicuo c'è bisogno che chi ha fatto crescere questo tesoro, lo passi ad altre mani, quelle dei giovani, perché c'è tanto bisogno della loro cultura, della loro generosità: con questi strumenti la cifra più bella del nostro territorio - il volontariato - diventerà ancora più forte e non correrà alcun rischio di disperdersi". (fs)
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