“Le api, insieme agli altri insetti impollinatori – ha dichiarato Zucchelli - svolgono un ruolo insostituibile nel mantenimento della biodiversità e nella produttività agricola. La loro presenza, varietà e abbondanza rappresentano un indicatore diretto dello stato di salute degli ecosistemi: dove le api prosperano, la natura è in equilibrio. Tuttavia, negli ultimi decenni questi preziosi insetti stanno affrontando gravi minacce legate alla perdita di habitat, all’uso di pesticidi, ai cambiamenti climatici e all’inquinamento. Per affrontare questa crisi, la Citizen Science (ossia la scienza partecipata dai cittadini) si sta affermando come uno strumento innovativo ed efficace. Attraverso progetti di monitoraggio diffusi, app dedicate e reti di osservatori volontari, è possibile raccogliere dati preziosi sulla distribuzione e sul comportamento delle api selvatiche e domestiche. Queste informazioni, integrate con la ricerca scientifica, consentono di individuare tempestivamente i segnali di rischio e di adottare strategie mirate di conservazione”. Ha poi concluso la studiosa: “Coinvolgere la comunità nella tutela degli impollinatori significa non solo ampliare la base di conoscenze scientifiche, ma anche rafforzare la consapevolezza ambientale e il senso di responsabilità collettiva verso il pianeta”.




