L’obiettivo è accelerare l’opera strategica per il Trentino
Nuovo polo ospedaliero e universitario, ufficializzato l’affidamento al commissario
La Giunta provinciale ha incluso il progetto del Nuovo polo ospedaliero e universitario nell’elenco degli interventi da affidare al commissario straordinario, figura individuata da una norma apripista introdotta dall’esecutivo e già attiva in Trentino con l’obiettivo di velocizzare le opere strategiche per lo sviluppo del territorio. Un inserimento, come ha spiegato il presidente della Provincia autonoma di Trento, che segue quanto già annunciato in occasione dell’approvazione della nuova strategia per il polo ospedaliero previsto in via Al Desert nel capoluogo. Com’è noto, ad inizio settimana l’esecutivo ha preso atto della chiusura del procedimento per il Not e ha aggiornato la programmazione, in base alla nuova valutazione che tiene conto dello scenario attuale e futuro: le esigenze successive alla pandemia, il nuovo modello di gestione della sanità territoriale, nonché l’avvenuta costituzione della facoltà di medicina attivata dalle università di Trento e Verona.
La Giunta, come ha precisato il presidente della Provincia, ritiene opportuno, nella logica di accelerazione delle procedure di affidamento e di realizzazione dell’opera, affidare l’intervento alla figura commissariale. Anche per superare il gap temporale che si è creato per effetto dell’esito della precedente procedura di affidamento (conclusasi con l’impossibilità di sottoscrivere il contratto a causa della mancata approvazione del progetto preliminare presentato dalla ditta indicata come soggetto promotore).
Per la realizzazione del Nuovo polo ospedaliero e universitario risulta inoltre necessario coinvolgere una pluralità di soggetti istituzionali (istruzione, sanità, strutture competenti al rilascio dei pareri e via dicendo) per cui, anche sotto tale profilo, appare estremamente opportuno, se non necessario, ricorrere a detta figura per snellire e semplificare i necessari contatti ed assumere le relative decisioni. Fermo restando che la Giunta provinciale conserverà il potere di indirizzo e di programmazione generale dell’intervento, in gran parte ancora da precisare nei suoi contenuti.
(sv)
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