“In questi mesi, in collaborazione con Fondazione Bruno Kessler, responsabile scientifico dello sviluppo della piattaforma, si è lavorato per sviluppare un sistema di intelligenza artificiale capace di garantire logiche pubblicistiche nell’utilizzo dei dati e costruito secondo valori, profili etici ed esigenze di tutela dei diritti, fondamentali e caratterizzanti l’attività di una pubblica amministrazione - spiega Cristiana Pretto, dirigente generale dell’Unità di missione strategica digitalizzazione e reti della Provincia -. La progettazione nasce da un percorso partecipativo che ha coinvolto un nutrito gruppo di funzionari della Provincia, che hanno contribuito ad individuare criteri e requisiti etici, funzionali, normativi, che la piattaforma avrebbe dovuto rispettare”.
Durante l’incontro sono stati quindi illustrati i principali risultati di questa prima fase e come questi abbiano guidato l’evoluzione del progetto in modo da adattarsi allo specifico contesto di utilizzo nella Pubblica Amministrazione trentina.
La presentazione ha coperto sia gli aspetti tecnologici, metodologici ed etico/valoriali relativi allo sviluppo della piattaforma di progetto, sia i casi d'uso selezionati a seguito della fase preliminare di ricerca e selezione, che riguardano la gestione delle fragilità territoriali e le politiche per la conciliazione del mondo produttivo con la famiglia. Particolare attenzione è stata data ai risultati riusabili che il progetto ha già sviluppato, e che continuerà a sviluppare nel prossimo anno: risultati che costituiscono un patrimonio di metodologie, tecniche, modelli e strumenti che rimarranno a disposizione della Provincia autonoma di Trento, che verranno messi a riuso a livello nazionale e che potranno servire per sviluppare nuove soluzioni basate sull'intelligenza artificiale anche oltre il termine del progetto.