
Applaudita dalla critica internazionale, Luciana Savignano si è formata presso la Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, dove viene ammessa nel 1953. Dopo il diploma, avvenuto nel 1961, considerata un elemento promettente del corpo di ballo, nel 1963 viene inviata al Teatro Bol'šoj di Mosca, per frequentare un corso di perfezionamento; al rientro entra a far parte del corpo di ballo della Scala. La sua prima importante affermazione si ha nel 1968, quando Mario Pistoni la sceglie come protagonista del suo balletto “Il mandarino meraviglioso”. L’appuntamento di Trento continua con il racconto di aneddoti ricchi di passione, malinconia, mistero, ripercorrendo la vita sino ad oggi della ballerina. Che certo non si ferma: dal 26 al 30 ottobre a Milano sarà protagonista dello spettacolo “Tango”. Altrettanto certo è che sarà lei a decidere quando farlo e metaforicamente spiega “scenderò dal tavolo della mia infanzia con le mie gambe, sarà compito mio capire quando lasciare. Augurandoci che succeda il più tardi possibile, non ci resta che continuare ad emozionarci.