Giovedì, 10 Dicembre 2020 - 20:28 Comunicato 2937

Presidente Fugatti: "un settore chiave per la nostra comunità trentina"
Trentesima Conferenza delle Minoranze linguistiche

Covid19 non ha fermato le minoranze linguistiche che si sono ritrovate ugualmente – in video collegamento – per partecipare alla trentesima Conferenza delle Minoranze linguistiche, un appuntamento rilevante ed atteso quale occasione per un confronto aperto con i rappresentati politici.
Oltre sessanta partecipanti tra amministratori e assessori dei Comuni e della Comunità di minoranza, direttori degli Istituti culturali, segretari delle Comunità e dei Comuni delle minoranze linguistiche, i referenti e responsabili delle pagine in lingua minoritaria o dei notiziari territoriali, gli sportellisti addetti alle traduzioni nelle lingue di minoranza e i professori e ricercatori dell’Università degli Studi di Trento interessati e impegnati sul tema hanno avuto modo di confrontarsi ieri sera e di fare il punto sullo stato di attuazione della promozione e protezione delle minoranze storiche in Trentino.
Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti nel dare inizio ai lavori ha voluto sottolineare come “oggi siamo costretti a riunirci con questa modalità telematica, ma abbiamo deciso di ritrovarci comunque. È anche questo un segnale di un percorso che continua e della volontà di investire su un settore importante e chiave per la nostra comunità trentina. Da parte nostra serve un continuo vigore, anche in un momento come questo, per portare avanti progetti e iniziative affinché le minoranze linguistiche vengano tutelate e soprattutto non vengano abbandonati i territori in cui vivono".
In questo contesto assume particolare rilievo il progetto di co-living lanciato a Luserna, nella terra della minoranza linguistica cimbra, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento attraverso l’insediamento di nuovi nuclei familiari. "È un progetto pilota - ha spiegato il presidente Fugatti - della durata di quattro anni, che prevede la messa a disposizione gratuita di 4 alloggi. Le 38 richieste di trasferimento sugli Altipiani Cimbri sono arrivate da tutta Italia ed anche dall’estero. I nuovi nuclei familiari sono stati valutati e selezionati da una commissione ad hoc sulla base di parametri predefiniti, al fine di individuare le persone che più di altre desiderano costruire il proprio percorso di vita in un paese di montagna come Luserna, contribuendo alla sua crescita sociale ed economica".
Un augurio di buon lavoro è stato portato dalla dirigente del Dipartimento affari e relazioni istituzionali Valeria Placidi e dalla dirigente del Servizio minoranze linguistiche locali e audit europeo Giuliana Cristoforetti.

La Conferenza è, tradizionalmente, un momento di incontro strategico che si inserisce nel quadro più generale delle politiche per le Minoranze linguistiche, consentendo alla Giunta di aggiornare circa lo stato di attuazione del programma di legislatura rispetto appunto al tema delle comunità linguistiche storiche.
Tra i punti all'ordine del giorno affrontati nella seduta di ieri si è parlato dello stato di attuazione della promozione e protezione delle Minoranze storiche in Trentino. In particolare il presidente dell'Autorità per le minoranze linguistiche Dario Pallaoro, nel relazionare ai componenti, ha spiegato come sia necessaria una forte sinergia tra Provincia e le comunità per far conoscere le minoranze linguistiche agli altri abitanti del Trentino e ai giovani e come il contributo del mondo della scuola per la loro tutela fondamentale. Un altro aspetto su cui porre attenzione è quello socio-economico. E la necessità di far sì che la popolazione possa vivere o tornare a vivere in queste terre utilizzando tutte le capacità del territorio. Tra i suggerimenti la necessità di prevedere degli indicatori per la valutazione delle politiche linguistiche.

Il professore dell'Università degli studi di Trento Jens Woelk ha invece evidenziato come sia importante per le minoranze “mettersi in rete” sfruttando tutte le tecnologie disponibili. Ha inoltre spiegato come il prossimo decennio sarà fondamentale per la sopravvivenza delle minoranze linguistiche, e per questo sarà necessario un piano coordinato, con una visione di lungo periodo e che preveda una partecipazione dal basso. Si deve garantire alle minoranze un processo di autodeterminazione per il prossimo futuro, un laboratorio per se stesse e per tutto il Trentino.

Nel corso della conferenza è intervenuta anche la docente e ricercatrice Giorgia Decarli con un focus dedicato alle esperienze delle scuole mòchena e cimbra. È stato rilevato che, nonostante un quadro normativo provinciale di forte tutela del diritto all'insegnamento della lingua di minoranza, non segue nella realtà concreta un altrettanto forte quadro attuativo - in particolare, di natura amministrativa - legato alla scuola. In tal senso, la segnalazione di criticità evidenziata nella ricerca quanto alle difficoltà di reclutamento e di stabilizzazione del personale scolastico, anche di sostegno, delle mediatrici ed ausiliarie nelle scuole dell'infanzia e primarie. Il senso di appartenenza alla comunità territoriale, senza una piena consapevolezza della rilevanza del codice linguistico della minoranza, non è sufficiente al mantenimento in vita della lingua.

Per l’anno 2020, in considerazione del rinnovo degli organi dei Comuni e del Comun general de Fascia, e delle proroghe concesse per la presentazione delle domande di finanziamento e delle proposte da inserire nel Piano dell’informazione elaborato dalla Giunta provinciale, questa prima seduta ha rappresentato un momento di raccordo, anche rispetto ad alcune questioni rilevanti. Il prossimo appuntamento - con la seconda parte della Conferenza delle minoranze - è previsto a gennaio 2021 e porterà all'adozione degli atti di programmazione relativi appunto al Programma degli interventi per l’editoria anno 2021 e alla suddivisione del Fondo provinciale per le minoranze per l’anno 2021.

Immagini e intervista al presidente Fugatti a cura dell'Ufficio stampa

(gz)


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