Sabato, 15 Novembre 2025 - 18:00 Comunicato 3395

Si è svolto questo pomeriggio il convegno LISten – Ascoltare con gli occhi organizzato da Trentino School of Management alla presenza dell'assessore Tonina
Superare le barriere invisibili e gli stereotipi per una comunicazione inclusiva

Un cambio di prospettiva per sensibilizzare la popolazione sul tema della sordità in un’ottica di inclusione più consapevole. Gli spazi di Erickson hanno ospitato questo pomeriggio il convegno LISten – Ascoltare con gli occhi, organizzato da TSM - Trentino School of Management, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, Ens- Ente Nazionale Sordi di Trento e Cgsi - Comitato Giovani Sordi Italiani, al quale ha preso parte anche l’assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione Mario Tonina: “La sordità, come altre forme di disabilità, ci porta a dover modificare le nostre abitudini – ha spiegato - a superare barriere invisibili come quelle dell’indifferenza, della disinformazione, per creare ambienti accessibili non solo dal punto di vista fisico, ma anche emotivo e relazionale. Questo convegno compie un passo importante in questa direzione: un invito a cambiare prospettiva, a imparare a “sentire” in modo nuovo, a comprendere che inclusione significa giustizia, e non semplice accoglienza. Solo così costruiremo una società che non si limita a non escludere, ma che sceglie consapevolmente di includere”.

“Nel 2025 la nostra Provincia è stata selezionata, insieme ad altre realtà regionali, per avviare la sperimentazione nazionale della riforma sulla disabilità – ha concluso l’assessore Tonina -. Un percorso impegnativo e innovativo che ci ha visti lavorare intensamente, sin dai primi mesi dell’anno, insieme all’Apss e alle Comunità di Valle per definire le linee di indirizzo che guideranno l’attuazione dei punti cardine della riforma. Una riforma che ci ricorda un principio che è anche il cuore di questa giornata: la persona non coincide con la sua condizione, e i percorsi, i progetti di vita, devono essere pensati e costruiti mettendo al centro i suoi bisogni, i suoi diritti, le sue aspirazioni”.
L’iniziativa, inserita nel progetto “(Non) ti sento” che ha vinto il premio nazionale Olimpyus e rivolta a tutta la cittadinanza, ha inteso fornire una panoramica completa sul mondo della sordità, anche attraverso un’interazione diretta con la comunità sorda col fine di accrescere la sensibilità nei confronti delle persone sorde, diffondere conoscenze sui comportamenti efficaci da attuare per interagire con loro e rompere, dunque, le barriere comunicative per promuovere una cultura dell’inclusione. “La sordità ci impone un cambiamento culturale – ha dichiarato il presidente di TSM Francesco Barone - perché molti non conoscono o non comprendono le difficoltà che una persona sorda affronta nella vita. È necessario quindi formare la popolazione su questo tema, proprio per rendere l'interazione e la relazione più facile, più efficace, più rispettosa. Dobbiamo essere in grado di rompere gli stereotipi, partendo anche da quelli linguistici: solo nel 2024 con il decreto legislativo 62, è sparito dalla nostra legislazione il termine “handicap” e solo nel 2021, colmando un enorme ritardo, l'Italia ha riconosciuto la propria lingua dei segni nazionale. Si rende necessario, quindi, uno sguardo nuovo capace di cogliere la ricchezza della diversità anche nella comunicazione ed è proprio questo lo scopo di questo progetto e di questo convegno: cambiare la prospettiva e sensibilizzare la società perché l’inclusione e l’accessibilità non devono riguare solo le persone con disabilità ma è una sfida per tuttaala comunità” ha concluso Barone prima di salutare la platea nella lingua dei segni.
Dopo il saluto del presidente nazionale Ens Angelo Raffaele Cagnazzo e l’intervento del Dirigente dell’Umse disabilità ed integrazione socio – sanitaria Trento Roberto Pallanch hanno preso parola Brunella Grigolli, presidente Ens del Trentino e Valentina Bonacci Presidente nazionale Cgsi, hanno illustrato nel dettaglio le attività dei due sodalizi e portato la propria testimonianza. In seguito sono intervenuti l’avvocata Valeria Grasso in merito ai diritti delle persone sorde, Valentina Bani, specialista in materia di accessibilità e, infine, i tre giovani sordi Alvaro Junior Dambros, Martina Osti e Stefania Pedrotti, hanno raccontato le proprie storie di successo.

(pt)


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