Vincitrice della serata la ventottenne Meike Hollnaicher, originaria di Stoccarda ma trasferita a Bolzano per frequentare un master in Eco-Social Design. Meike ha portato sul palco di Strike “Farmfluencers Of South Tyrol”, un progetto nato dal grande amore per la biodiversità e l’agricoltura. L’obiettivo è far emergere le storie di contadini e contadine (i “farmers” del titolo”) per ispirare altre persone e creare consapevolezza su ciò che dai campi arriva sulle nostre tavole. Il progetto si sviluppa in una parte di storytelling, con podcast, cortometraggi e attività sui social media, e una parte di community building, con la costruzione di una rete che coinvolga contadini, contadine e tutte le persone interessate al tema dell’agricoltura sostenibile. Al fianco di Mike, c’è il videomaker Thomas Schäfer che cura la parte visuale di Farmfluencers.
Il progetto di Meike Hollnaicher ha convinto non solo la giuria, ma anche il pubblico presente in sala e collegato da remoto, che ha scelto di attribuirle anche il premio da 500 euro.
Arrivano invece dal Veneto i secondi classificati, Simone Turato, Angela Bussolaro e Adriano Cappellari. Il loro Strike è “Visit Enego”, un progetto social nato nel 2018 per valorizzare e promuovere il territorio dell’omonimo comune veneto. I canali di Visit Enego propongono quotidianamente post, video, reel e brevi interviste, con un’attenzione specifica al turismo slow & green.
Terzo, il gruppo roveretano di Lumen Slowjournal, rappresentato sul palco di Strike da Anna Simoncelli, Giovanni Beber e Valeria Simonini. Lumen Slowjournal è un magazine online nato durante la pandemia con l’obiettivo di promuovere un’informazione lenta e di valore. Il progetto intende inoltre coinvolgere lettori e lettrici in un dialogo aperto su tematiche diverse, con un focus sulla sostenibilità sociale e ambientale.
L’impegno sul fronte della comunicazione corretta è valso ai ragazzi e alle ragazze di Lumen anche la menzione speciale assegnata dalla Fondazione Megalizzi alla storia più in linea con i valori e il messaggio di Antonio.
Il Premio Storytelling, attribuito alla storia con maggior potenza comunicativa, è andato invece a Elisa Zendri. Accompagnata sul palco di Strike dalla mamma Feliciana, Elisa ha raccontato il suo grande impegno di medagliatissima atleta paralimpica “con un cromosoma in più”. Testimonianza tanto più significativa nella ricorrenza (ieri) della Giornata internazionale delle persone con disabilità.
Alla finale hanno preso parte in presenza i giurati Matteo Osso, speaker di Rai Radio 2, Federica Megalizzi, vicepresidente della Fondazione Antonio Megalizzi, e Marco “Zelda” Picone, musicista e formatore, secondo classificato all’edizione 2021 di Strike. Collegato da remoto da Matera il presidente di giuria, Emmanuele Curti, project manager in ambito culturale.
Oltre alle storie premiate, hanno partecipato a Strike 2022: Francesca Fattinger e Agnese Costa con “Tessere tessere”, Michelangelo Lamonaca con “La dolce ciclovita per l’Italia”, Lorenzo Morandini con “La Möa - Come acqua, fluire”, Miriana Nardelli con “Euforicamente Miri”, Greta Ruaro con “La Dolcinella”, Ahmed e Najib Taissir con “Pergine Town Talks”.
“Strike! Storie di giovani che cambiano le cose” è un progetto di Fondazione Franco Demarchi e Servizio attività e produzione culturale della Provincia autonoma di Trento, realizzato da Mercurio Società Cooperativa, in collaborazione con Cooperativa Sociale Smart e Fondazione Antonio Megalizzi. Con il sostegno di ITAS Mutua (main sponsor), Vector Società Benefit, LDV20, Favini. E con la partecipazione di Loison Pasticceri dal 1938 e Joydis.
Per un saluto iniziale e per consegnare i premi alla vincitrice e ai vincitori, ieri a Rovereto sono intervenute la dirigente del Servizio provinciale attività e produzione culturale Alessandra Schiavuzzi e la vicepresidente della Fondazione Franco Demarchi Francesca Gennai.