Brambilla ha tracciato un quadro generale: negli ultimi 78 anni abbiamo assistito ad uno sviluppo straordinario ma caotico. Ci abbiamo messo 1945 anni ad arrivare a una popolazione di 2 miliardi, poi siamo passati velocissimamente a quasi 8. Abbiamo anche avuto una crescita enorme del pil, così come del debito (oggi il 300% del pil globale). Consumiamo anche una quantità crescente di energia, per due terzi fossile, e una quantità altrettanto impressionante di carne, 50 miliardi di animali macellati all’anno, e mandiamo 36 miliardi di tonnellate di CO2 in atmosfera. Il tasso di natalità però ha cominciato a scendere. Perché? Più libertà per le donne, istruzione, cultura e così via, questo dicono i dati empirici. Rallentare il ritmo dello sviluppo, oggi, è probabilmente positivo, ma il fenomeno va gestito.
Fornero, il cui nome è legato a una riforma delle pensioni che ha avuto un grande impatto sul Paese, ha ricordato che il sistema pensionistico è una casa comune, per giovani e anziani. Il legame generazionale che tiene insieme tutto, regolato dallo Stato, deve anche saper guardare al domani. Due elementi sono fondamentali: la demografia, quindi i giovani, a cui va garantita formazione e opportunità di lavoro serio e ben pagato; e l’economia, che garantisce la sostenibilità del sistema. Non è possibile fare modifiche radicali al sistema pensionistico nel prossimo futuro a meno ovviamente di fare altro debito. Bisogna smettere perciò di credere che il massimo di soddisfazione nella vita arriva con il pensionamento anticipato e continuare a costruire assieme la "casa comune".
Per Scarpetta oggi affrontiamo il paradosso della scarsa utilizzazione delle risorse che già abbiamo. È vero che abbiamo fatto dei progressi sul fronte occupazionale ma siamo ancora lontani da offrire opportunità adeguate a tutti. Il fattore fondamentale è la formazione. Abbiamo regioni in cui il 50% dei tredicenni è un analfabeta funzionale, non capisce un testo scritto medio. Riguardo all’invecchiamento: bisogna parlare non solo di pensioni ma anche di altri fattori, come la formazione continua, che favorisce l’occupabilità dei senior. E i migranti? Per Fornero e Scarpetta l'impatto anche sul sistema fiscale è positivo: versano allo Stato più di quanto ricevono indietro. Brambilla però osserva che vanno utilizzate fino in fondo e meglio anche le risorse interne.
Signorelli ha spostato l’attenzione sul quadro globale, economico e demografico. Oggi un nuovo nato su 2 è asiatico. La Cina è passata dal 2,5% del Pil globale al 19,5% (crescita alimentata fra le altre cose da un alto risparmio privato, generato a sua volta dall’assenza di un sistema pensionistico solido). Oggi c’è un rallentamento nella crescita cinese ma è fisiologico. In realtà è il peso economico globale delle democrazie che sta declinando, mentre cresce quello dei sistemi autocratici. Questi sistemi mostrano una capacità di alimentare l’economia e l’innovazione che in passato non era previsto, il che porta ad un cambiamento anche politico e culturale, i cui effetti dobbiamo prepararci a gestire.