Venerdì, 26 Maggio 2023 - 20:25 Comunicato 1584

Il ministro al Festival: “Concorsi telematici per entrare in magistratura, vogliamo assumere di più riducendo i tempi”
Nordio: “Semplice, chiara e digitale, la giustizia che vorrei”

“Più semplice, efficiente, veloce e digitale, ma anche liberale e garantista: è questa la giustizia che vorrei per l’Italia, un Paese che ha la necessità e l’esigenza di affrontare le inefficienze del proprio sistema civile e penale. Significa risolvere la grande contraddizione di base del nostro sistema. Abbiamo un ordinamento penale che poggia sul Codice Rocco, firmato in pieno periodo fascista da Mussolini e dal re Vittorio Emanuele. Mentre il codice di procedura penale, promosso da Vassalli che fu eroe della Resistenza, dalla quale ha origine la nostra stessa Costituzione, è stato successivamente demolito da interventi legislativi e purtroppo anche della Corte costituzionale che lo hanno reso un enigma. Occorre agire anche per quanto riguarda la tutela della segretezza delle comunicazioni che è tutela delle libertà dei cittadini”. Così il ministro Carlo Nordio ha disegnato “La giustizia che vorrei”, per il governo, ma soprattutto per i cittadini e il futuro del Paese, in una sala della Regione gremita in occasione del Festival dell’Economia di Trento.
FESTIVAL DELL'ECONOMIA La giustizia che vorrei Nella foto: Carlo NORDIO Data 26 maggio 2023 Luogo: PALAZZO DELLA REGIONE [ Daniele Paternoster - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Nordio intervistato dal direttore dell’Ansa Luigi Contu indica le direttrici per il cambiamento necessario per la giustizia italiana, da eterno malato a risorsa alleata dei cittadini, delle imprese e dello sviluppo del Paese.
“Nei miei incontri istituzionali a Roma come in altre capitali europei raccolgo il sentimento degli interlocutori stranieri, che mi dicono: gli investitori hanno difficoltà a puntare sull’Italia perché la giustizia è lenta e il diritto incerto. Se pensiamo che capisaldi nostra legislazione sono vecchi e contradditori, si riesce a capire perché l’incertezza del diritto sia per noi fisiologia piuttosto che patologica. Bisogna invece semplificare le procedure, individuare bene le competenze ed eliminare l’eccesso”, afferma il Guardasigilli. 

Una delle opportunità è il PNRR, che secondo Nordio “per la parte di competenza della giustizia ci vede molto avanti. Stiamo infatti rispettando praticamente tutte le scadenze”. Per il ministro risulta fondamentale puntare sulle nuove tecnologie: “Noi siamo per l’assoluta precedenza per digitalizzazione e attività telematica, anche riguardo ai concorsi magistratura, che intendiamo renderli più veloci con l’introduzione di prove scritte telematiche. Vogliamo assumere più magistrati e nella metà del tempo. Non è possibile che un concorso duri 5 anni, deve essere almeno la metà”.
Infine, un richiamo al liberalismo e al garantismo e all’unità per affrontare le riforme necessarie al Paese.

(sv)


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