
“Questa normativa, approvata 25 anni fa, ha segnato un passaggio storico per il riconoscimento e la salvaguardia delle 12 minoranze linguistiche presenti sul territorio italiano, offrendo strumenti concreti per la valorizzazione di un patrimonio culturale unico – ha dichiarato a margine l’assessore regionale alle minoranze linguistiche Luca Guglielmi – La nostra Regione è un modello da esportare nella tutela delle minoranze linguistiche. L’auspicio è che tutte le altre realtà possano emulare tutto quello che abbiamo fatto e stiamo facendo in questi anni affinché questo patrimonio culturale possano continuare a vivere e non a sopravvivere”.
“Questa nuova realtà vuole fare da ponte tra istituzioni e associazioni locali, riconoscendo il ruolo centrale dell’attivismo nella salvaguardia delle lingue minoritarie -ha spiegato nel suo intervento la direttrice dell’Istituto Culturale Ladino "Majon di Fascegn" Sabrina Rasom – l’Associazione si pone l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra le comunità linguistiche, promuovere progetti culturali ed educativi per la valorizzazione delle lingue minoritarie e sostenere iniziative innovative che integrino tecnologie digitali e tradizione linguistica. Credo che questa sia una grande occasione perché il nostro territorio ha la fortuna di avere degli strumenti che sono necessari per la salvaguardia della diversità linguistica – ha aggiunto Rasom –ed è nostra responsabilità condividere la nostra esperienza aiutando quelle minoranze sul territorio italiano che non hanno la nostra stessa fortuna”.
“Questa associazione è importante perché offre una spinta al coordinamento di tutte le minoranze linguistiche italiane – ha sottolineato Tore Cubeddu direttore Ejatv Cagliari – e l’opportunità di fare un nuovo percorso comune e più omogeneo nelle azioni da intraprendere sul territorio”.
“La nascita dell’Associazione Articolo 6 rappresenta un passo importante verso una maggiore sensibilizzazione e impegno collettivo per il patrimonio linguistico italiano – ha sottolineato Leo Virgili, Presidente dell’Associazione Inniò e promotore del SUNS Europe – In un contesto in cui le lingue minoritarie rischiano di essere dimenticate, l’associazione intende svolgere un ruolo attivo nel garantirne la trasmissione alle future generazioni.
(Ufficio stampa Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol)