Venerdì, 23 Agosto 2013 - 02:00 Comunicato 2387

Un bilancio dell'utilizzo delle risorse che l'Europa mette a disposizione degli investimenti, della formazione e dell'occupazione
IL TRENTINO E I FONDI EUROPEI: UN MATRIMONIO RIUSCITO

Una recente indagine del quotidiano "Il Sole 24 ore" ha evidenziato che la Provincia autonoma di Trento è al vertice in Italia, per il periodo di programmazione 2007–2013, nell'utilizzo dei fondi strutturali gestiti direttamente da Regioni e Province autonome. I fondi strutturali sono i più importanti strumenti di programmazione e finanziamento messi a disposizione dall'Unione Europea, volti a favorire gli investimenti (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale–FESR) e gli interventi a sostegno del capitale umano e dell'occupazione (Fondo Sociale Europeo– FSE). Parliamo, per il Trentino, e nel periodo preso in considerazione, di risorse per complessivi 280 milioni di euro. Risorse che sono state impegnate quasi interamente: al 100% per il FSE, di cui certificato all'Unione Europea per il 69,5% (con interventi di formazione, avviamento al lavoro e altri analoghi che hanno riguardato oltre 86.000 trentini); al 95% per il FESR, di cui certificato all'Unione Europea per il 55%, utilizzando il dato più aggiornato (con interventi per favorire il risparmio energetico e la nuova imprenditorialità). I confronti sono sempre difficili, ma per fare un esempio, ci sono regioni in Italia che hanno una spesa FESR certificata dall'Unione Europea pari al 25% e nessuna a parte l'Alto Adige supera il 50%. Più marcato ancora è il distacco per quanto riguarda il FSE, considerato che solo una regione arriva alla soglia del 60% della spesa certificata, rimanendo comunque di quasi 9 punti percentuali (o 90 punti base, come si usa indicare nel "modello spread") al di sotto della media trentina.
A partire dall'anno scorso, l'azione della Giunta provinciale si è orientata in particolar modo verso azioni mirate a sostenere la crescita dell'economia locale e l'occupazione, soprattutto giovanile, anche stimolando la creazione di nuova impresa.
Ecco un bilancio ragionato dell'impiego dei fondi europei, elaborato dal Servizio Europa della Provincia.-

Per la Provincia autonoma di Trento, nel periodo 2007–2013, le risorse complessivamente disponibili ammontano a 280 milioni di euro e sono sviluppate attraverso due distinti programmi approvati dall'Unione Europea, costantemente monitorati in sede nazionale ed europea in modo da tenere conto della reale evoluzione dello scenario economico e sociale locale. In tal senso si pensi alle gravi crisi economiche intervenute negli anni recenti che hanno modificato l'originario quadro di programmazione ipotizzato all'inizio dell'anno 2007.
I dati richiamati nell'articolo del quotidiano economico permettono di dimostrare la buona efficienza dell'Amministrazione provinciale sia nella capacità di programmazione e successivo utilizzo dei fondi, sia nell'adeguamento alla evoluzione dello scenario economico internazionale e nazionale. che incide anche a livello locale.
La natura trasversale degli interventi dei fondi, che vanno ad incidere su più settori, ha portato a livello locale ad assegnare alla Presidenza della Giunta provinciale la responsabilità politica e di indirizzo generale mentre la responsabilità gestionale è incardinata sul Servizio Europa che svolge quello che viene definito a livello europeo il compito di Autorità di Gestione.

Passando allo stato di avanzamento dei due programmi risultano attualmente impegnate risorse pari al 100% (di cui certificato all'Unione Europea il 69,5%) sul Fondo Sociale Europeo e al 95% ( di cui certificato all'Unione Europea il 55%; sul quotidiani era riportata la valutazione precedente che era pari al 51,3%) sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

Gli ambiti di intervento prioritario a cui è stato indirizzato il sostegno del FESR sono:

• l'incentivazione della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale nei settori del risparmio energetico e delle fonti alternative di energia, nonchè nel settore delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione, con 50 progetti di ricerca presentati da imprese in partenariato con enti di ricerca e finanziati per 20 milioni di euro;

• la promozione della sostenibilità e del risparmio energetico nel campo dell'edilizia con beneficiari imprese ed enti pubblici, per un totale di circa 150 interventi già conclusi e 200 in corso di realizzazione, per complessivi 27 milioni di euro stanziati;

• il sostegno alla nuova imprenditorialità, in particolare di PMI, per un totale ad oggi di 55 nuove imprese costituite grazie a 6 milioni di euro di finanziamenti concessi.

Sono invece 86.725 i trentini destinatari degli interventi già realizzati o in corso di realizzazione in Trentino grazie al FSE negli anni 2007-2013.

Tra le principali attività attuate si ricordano:

- azioni rivolte a persone disoccupate o sospese dal lavoro, in particolar modo a seguito della crisi economica (15.967 persone interessate). Le attività effettuate sono volte all'aggiornamento professionale delle persone senza lavoro in modo da promuoverne il reinserimento nel modo del lavoro; da evidenziare anche le azioni volte a favorire l'occupazione di persone svantaggiate per motivi personali e sociali (10.737 persone interessate);
- erogazione di buoni di servizio, vale a dire titoli di spesa per la conciliazione tra impegno lavorativo e cura in ambito familiare. I 20.587 buoni di servizio erogati hanno consentito ai titolari di acquisire servizi di educazione e cura di minori con età fino a 16 anni, in forma complementare ai servizi pubblici erogati allo stesso titolo sul territorio provinciale;
- azioni rivolte a favorire l'inserimento nel mondo del lavoro di giovani attraverso percorsi di formazione superiore post-diploma e post-laurea (1.012 giovani coinvolti) e volte a supportare i percorsi di formazione scolastica e contrastare il fenomeno della dispersione, per un totale di 15.634 studenti coinvolti. Tali azioni sono volte a ampliare le competenze professionali dei giovani anche attraverso esperienze pratiche in aziende italiane od estere. Degne di nota sono anche le azioni volte a favorire le competenze necessarie per inserirsi in un mercato del lavoro internazionale che hanno consentito a 2.360 giovani trentini di effettuare approfondimenti linguistici e/o esperienze lavorative all'estero, nonché le azioni specificatamente rivolte al miglioramento dell'accesso delle donne all'occupazione (304 persone coinvolte);
- contributi erogati alle imprese per la formazione e l'aggiornamento dei propri dipendenti (7.191 lavoratori coinvolti) in modo da promuovere l'adattamento delle competenze dei lavoratori ai nuovi contesti produttivi e ai mutati contesti dei mercati di riferimento (particolarmente importanti in questa fase di crisi economica in cui le imprese hanno necessità di mutare strategie economiche). Da rimarcare anche le azioni di formazione permanente, che hanno coinvolto 1.183 cittadini in età lavorativa, per favorire una crescita continua delle capacità professionali e della permanenza nei contesti produttivi anche attraverso l'utilizzo di voucher formativi (6.017 in totale) erogati direttamente alle persone;
- azioni internazionali, transnazionali e innovative volte a creare reti di conoscenze tra contesti territoriali diversi al fine di arricchire il contesto produttivo locale con nuove pratiche eccellenti.

A partire dall'anno scorso, l'azione della Giunta provinciale si è orientata in particolar modo verso azioni mirate a sostenere la crescita dell'economia locale e l'occupazione, soprattutto giovanile, visti i dati congiunturali non positivi su questi fronti.
Per far fronte a tali esigenze è stato chiesto un impiego rilevante dei fondi strutturali con il ricorso a ulteriori azioni quali:
- Bando FESR 1/2013 - "Sostegno alla creazione di iniziative imprenditoriali mediante seed money e la costituzione di incubatori specialistici", in scadenza il prossimo 30 agosto.
Prevede contributi fino a 150.000 euro, con criteri premianti a favore di giovani imprenditori sotto i 36 anni, per l'avvio di progetti di impresa rientranti in settori innovativi o contraddistinti da un elevato contenuto tecnologico, o riferibili più propriamente al contesto dell'innovazione sociale, in considerazione del fatto che la creazione di reddito e di occupazione deve fondarsi sulle start up tecnologiche, ma anche puntare su forme innovative di impresa a orientamento meno speculativo e più sociale. Per tale iniziativa sono stati stanziati circa 4,5 milioni di euro.

- Interventi post diploma e post laurea (FSE)
Obiettivo dei percorsi di formazione di secondo livello post diploma e post laurea è quello di sviluppare professionalmente le conoscenze e le abilità possedute al termine degli studi del secondo ciclo o universitari, mediante l'individuazione di un adeguato percorso formativo, anche di tipo innovativo, rispetto ai fabbisogni segnalati dal sistema produttivo ed economico, che consenta un migliore e più coerente collocazione nel mondo del lavoro.
I destinatari sono i diplomati o laureati di età inferiore ai 36 anni, residenti o domiciliati in provincia di Trento. A supporto di tali percorsi è stato creato un Fondo per l'inserimento lavorativo che ha come obiettivo quello di incentivare la spendibilità della formazione attraverso una effettiva collocazione degli utenti nel mondo del lavoro.

- Carte ILA (FSE)
La Carta ILA (Individual Learning Account) è uno strumento di finanziamento per consentire alle persone in età lavorativa di partecipare a percorsi di formazione e/o di specializzazione al di fuori dal territorio trentino e, in particolar modo all'estero, per promuovere la nascita, lo sviluppo e il consolidamento di nuove imprese. Tale strumento è atto a sostenere, attraverso finanziamenti individuali, la partecipazione a percorsi formativi professionalizzanti/esperenziali, finalizzati alla qualificazione/riqualificazione e/o all'aggiornamento professionale, per promuovere e sostenere i potenziali imprenditori nell'elaborazione e realizzazione di un valido progetto imprenditoriale.
Le Carte ILA prevedono l'erogazione di un cofinanziamento dell'importo massimo di euro 5.000,00 a fronte di una compartecipazione obbligatoria di almeno il 20% delle spese sostenute.
Tali attività dovranno essere realizzate su tematiche rilevanti nell'ambito dei servizi di welfare, del benessere, della green economy, dell'agricoltura, dello sviluppo sostenibile, del turismo e della cultura. I destinatari della Carta ILA sono persone in età lavorativa residenti o domiciliati (con precedenza assoluta ai residenti) in provincia di Trento. Ulteriore precedenza verrà attribuita alle domande presentate da giovani con età inferiore ai 36 anni.

All.: report del sistema nazionale di monitoraggio dei fondi strutturali

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