Venerdì, 03 Ottobre 2025 - 12:46 Comunicato 2765

In piazza Malfatti uno dei primi eventi di questa terza edizione del WIRED Next Fest. Sul palco Giorgia Pacione Di Bello, giornalista economica, mentre collegata da remoto Charlotte Matteini, giornalista e autrice
I Millennial, “ponte tra generazioni” nel mondo del lavoro

Un dato su tutti ha inaugurato il talk “Un Paese che non sopporta i giovani”: il tasso di occupazione tra 15 e 24 anni in Italia è appena del 18% e la disoccupazione supera il 21%. Da un lato c’è chi punta il dito contro i giovani e soprattutto verso la loro mancanza di voglia ad entrare nel mondo del lavoro, ma l’altro lato della medaglia racconta di una generazione, la cosiddetta Gen Z, in forte difficoltà tra contratti precari e instabili, stipendi non in linea con il costo della vita e percorsi di crescita lunghi e complessi. Nel mezzo, tra i giovanissimi e chi si avvia verso la pensione, ci sono i Millennial e cioè coloro che sono già entrati nel mondo del lavoro ma che quotidianamente si confrontano con annose difficoltà.

“L’identikit del Millennial? Mentre scrivevo il mio libro, un professore mi ha detto che siamo una ‘generazione sfigata’, perché abbiamo attraversato numerose crisi ed oggi affrontiamo un mondo in contrazione – ha spiegato Pacione Di Bello, scrittrice del volume “Millennial, la generazione dimenticata”. – I Millennial però possono rappresentare un ponte tra generazioni. Si tratta di lavoratori che hanno visto l’avvento della tecnologia come la conosciamo, pensiamo ai primi telefoni cellulari. Il problema è che oggi, nel mondo del lavoro, i Millennial stessi non vengono utilizzati per ‘entrare’ nel futuro”.

Dal canto suo, Matteini (autrice del libro “Gli italiani non hanno più voglia di lavorare e hanno ragione”) ha sottolineato come il mondo del lavoro oggi sia per certi aspetti pericoloso, soprattutto per chi si trova quasi costretto ad accettare situazioni contrattuali poco stabili: “Ci sono purtroppo tantissime trappole nel mercato del lavoro attuale. Il problema è semplice: chi cerca un’occupazione spesso si approccia ad essa non conoscendo le norme del diritto del lavoro e dunque, di conseguenza, non ha gli strumenti per difendersi per esempio dai ‘contratti in grigio’ o da tipologie contrattuali che tolgono tutele ai lavoratori. Gli stage? Oramai sono un vero e proprio strumento di assunzione, tuttavia sono tanto utilizzati quanto sconosciuti. Inoltre non possono essere impiegati in sostituzione di un contratto dipendente, ma di contro le aziende chiedono spesso anni di esperienza a chi vogliono assumere”.
Un tema quest’ultimo al quale si è collegata Pacione Di Bello: “Anche l’apprendistato viene ormai molto utilizzato, semplicemente perché costa meno ai datori di lavoro. Ma per quale motivo devo accettare un simile contratto se ho già anni di esperienza? Così facendo non viene data ai giovani la possibilità di crescere, comprare casa o semplicemente andare in affitto. C’è chi resta fino a quarant’anni a casa con i genitori, ma non possiamo dare loro la colpa: sono vittime di un cortocircuito che coinvolge più fattori”.
Un accenno infine a seguire le proprie passioni. Pacione Di Bello, a questo proposito, ha parlato di “OccuPassione”, mentre per Matteini serve un patto generazionale: “I più anziani non hanno intenzione di ascoltare i consigli dei giovani, perché li considerano dei buoni a nulla, senza esperienza. In realtà, pensando alla tecnologia, le competenze sono decisamente più elevate”.

Il WIRED Next Fest Trentino è organizzato da WIRED Italia in partnership con la Provincia autonoma di Trento – Assessorato allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca - Trentino Marketing, Trentino Sviluppo, Azienda per il Turismo Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo, Comune di Rovereto.

Lavora alla costruzione del palinsesto il Comitato scientifico presieduto dall'Head of Content di WIRED Italia, che vede la partecipazione dell’Università degli Studi di Trento, della Fondazione Bruno Kessler, della Fondazione Edmund Mach, della Fondazione Hub Innovazione Trentino, dell’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa - IPRASE e del MUSE - Museo delle Scienze.

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(nm)


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