Open Fiber sta intervenendo nelle aree bianche della Provincia Autonoma di Trento come concessionaria del bando pubblico di Infratel, la in-house del ministero per lo Sviluppo Economico, e sta realizzando nei comuni inclusi nel piano una rete FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) che abilita una velocità di connessione fino a 1 Gigabit per secondo. Sono già 28 le aree bianche del Trentino che dispongono di un’infrastruttura interamente in fibra ottica, 37 le località che possono già beneficiare di una connettività ultrabroadband, per un totale di circa 33mila utenze già in vendibilità con gli operatori partner di Open Fiber. Una percentuale minore di collegamenti, perlopiù per abitazioni sparse in zone più decentrate, viene infatti realizzata mediante la tecnologia radio FWA (Fixed Wireless Access).
Attualmente sono 109 i progetti esecutivi FTTH già approvati, 104 i cantieri aperti, con l’obiettivo di aprirne in totale circa 170 entro il 2021. 37 sono i progetti Fwa in corso, 29 dei quali già conclusi.
Il 2021 è sicuramente un anno chiave per il piano, con la realizzazione di tutti i progetti esecutivi nelle aree bianche dei 217 comuni del Trentino (diventati 166 dopo le fusioni) e la consegna della rete FTTH in almeno 76 Comuni. Nella Provincia autonoma di Trento il valore del progetto, finanziato con fondi pubblici, ammonta a 72 milioni di euro: l’opera rimarrà di proprietà pubblica, mentre Open Fiber ne curerà la gestione e la manutenzione per i prossimi venti anni.
“La sinergia con la Provincia autonoma di Trento, i Sindaci e Trentino Digitale rappresenta un fattore vincente del piano #BUL in questo territorio – ha detto Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato di Open Fiber – perché ci consente di superare insieme tutte le difficoltà tecniche e burocratiche connesse alla realizzazione di un’opera di queste dimensioni e di attuare un progetto eccezionale: rendere cioè questa fantastica provincia una Smart Land, con servizi digitali e all’avanguardia a disposizione di imprese e famiglie. La rete FTTH è un’alleata fondamentale non solo in un’epoca segnata dal Covid-19, ma è uno strumento necessario per la costruzione della Gigabit Society, di cui la Commissione ha aggiornato gli obiettivi al 2025”.
“Il Trentino - ha sottolineato Paride Gianmoena, presidente del Consorzio dei Comuni trentini, nel suo intervento d’apertura - ha nelle sue valli l’aspetto identitario, la maggioranza della popolazione e delle aziende. Il Progetto Bul è indispensabile per dotare il territorio di un’infrastruttura digitale essenziale ai nuovi servizi che il Consorzio, con la Provincia autonoma di Trento, sta rilasciando a favore di imprese e cittadini. I comuni trentini, lo dimostra l’alta partecipazione di amministratori e tecnici alla conferenza, sono pronti alla nuova sfida e faranno la loro parte per rendere competitivo l’intero territorio. Oggi non possiamo più permetterci di avere Comuni penalizzato all’accesso ai servizi e alla società digitale”.
“L’accesso ai servizi in banda ultralarga in Trentino, territorio di importanti realtà turistiche e produttive, riveste un ruolo di fondamentale utilità sociale ed economica, in particolare in questo periodo di grande trasformazione - ha dichiarato Roberto Basso, Direttore External Affairs & Sustainability di Windtre -. La connettività, infatti, consente ai cittadini di accedere ai servizi digitali più evoluti e alle imprese di mantenere la competitività anche a livello internazionale. In questa direzione, Windtre da tempo supporta con convinzione i piani di Open Fiber per la copertura con connessioni ad alta velocità delle aree bianche.”
Open Fiber è un operatore wholesale only: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di mercato interessati. Bisogna verificare sul sito www.openfiber.it la copertura del proprio civico, scegliere il piano tariffario preferito e contattare uno degli operatori disponibili per poi iniziare a navigare ad alta velocità. In base a quanto previsto dai bandi pubblici, la rete di Open Fiber nei comuni delle aree bianche si ferma fuori dalla proprietà privata, fino ad un massimo di 40 metri di distanza dall’abitazione. Quando il cliente finale ne farà richiesta, sarà l’operatore selezionato a contattare Open Fiber, che a quel punto fisserà un appuntamento con lo stesso utente, con l’obiettivo di portare la fibra ottica dal pozzetto stradale fin dentro la sua abitazione.
Il ruolo di Trentino Digitale
L’accelerazione del Progetto Bul è dovuta anche al ruolo attivo svolto in questi mesi da Trentino Digitale, società di sistema e braccio operativo della Provincia autonoma di Trento e degli Enti locali del territorio, per la trasformazione digitale del sistema trentino. Le attività di Trentino Digitale nel progetto sviluppo della Banda Ultra Larga sul territorio riguardano principalmente le verifiche tecniche e messa a disposizione delle infrastrutture esistenti (cavidotti, nodi e tralicci) per accelerare la realizzazione degli interventi, oltre al supporto alla validazione dei progetti, al collaudo delle opere di competenza della Provincia autonoma di Trento. In concreto, durante un cantiere buona parte degli scavi (in media 85%) viene risparmiata perché si utilizzano infrastrutture già presenti di Trentino Digitale o di illuminazione pubblica. “Nel processo di digitalizzazione del territorio e di fornitura di servizi di nuova generazione - sottolinea il presidente Carlo Delladio - Trentino Digitale svolge un ruolo strategico con l’obiettivo di garantire ai cittadini e alle imprese l’accesso a Internet e per il rilancio della competitività del Trentino. E’ per questa ragione - conclude Delladio - che Trentino digitale si è dotata di un nuovo modello organizzativo e per la prima volta è stata istituita la nuova, specifica divisione per gli enti locali, una scelta mai fatta in passato”.
Lo stato dei progetti
Nel corso del 2020, nonostante l'emergenza Covid, sono state organizzate nove conferenze di servizio durante le quali sono stati approvati 62 progetti realizzativi in altrettanti Comuni.
I risultati già raggiunti ad oggi si possono riassumere di seguito:
- In 25 Comuni le infrastrutture FTTH (Fibra fino all’abitazione) sono operative e a disposizione degli operatori, in particolare, : Carisolo, Castel Ivano, Cavareno, Imer, Isera, Mezzano, Nogaredo, Pomarolo, Terre d'Adige, Volano, Mezzolombardo, San Michele, Lavis, Grigno, Primiero, Arco, Villa Lagarina, Calliano, Besenello, Giovo, Mezzocorona, Nomi, Giustino, Avio, Ala, Roncegno Terme, Madruzzo, Lona-Lases, Massimeno, Terragnolo, Calceranica, Mazzin, Trambileno, Vallarsa e Pieve di Bono-Prezzo;
- In altri Comuni è disponibile la connettività FWA (Radio) per le abitazioni periferiche o isolate: San Michele, Lavis, Grigno, Calliano, Besenello, Giovo, Mezzocorona, Nomi, Ala con connettività in FWA per alcune aree più periferiche. A questi comuni si aggiungono le aree bianche delle città di Trento e Rovereto, sempre collegate FWA per le abitazioni più remote.
- In 59 Comuni sono in corso di realizzazione le infrastrutture FTTH, FWA e PCN (nodo di rete BUL): Borgo Valsugana, Caldonazzo, Castello-Molina di Fiemme, Castello Tesino, Levico Terme, Malè, Mezzolombardo, Pergine Valsugana, Ragoli, Riva del Garda, Rovereto, Strigno, Tassullo, Tesero, Tuenno, Brentonico, Calavino, Cles, Dro, Lasino, Mezzana, Pieve di Bono, Ronzone, Scurelle, Stenico, Ziano di Fiemme, Albiano, Bocenago, Caderzone Terme, Cembra, Fiavè, Mazzin, Molveno, Novaledo, Pinzolo, Pozza di Fassa, Telve, Tres, Villa Agnedo, Zambana, Amblar, Carzano, Cavizzana, Centa san Nicolò, Comano Terme, Croviana, Darè, Don, Drena, Fornace, Grumes, Ivano Fracena, Ledro, Nanno, Preore, Spera, Strembo, Telve di Sopra, Terzolas.