
In un periodo storico in cui la tecnologia sta prendendo piede con sempre più forza e in modo ogni giorno più ampio, spesso viene messo in secondo piano un elemento fondamentale: la comprensione della tecnologia stessa. Comprendere infatti la sua evoluzione non è scontato. Spesso è complessa, con molti elementi tecnici e scientifici che sfuggono alla conoscenza dell’utente medio ed ecco perché spiegarne le diverse sfaccettature oggi è fondamentale.
“Ho iniziato con il racconto dei videogiochi e con la ‘missione’ di fare questa cosa al meglio, oggi vivo allo stesso modo il racconto della tecnologia: va resa accessibile a tutti e nessuno deve essere lasciato indietro – ha spiegato Cakalli. – Dal canto nostro, come divulgatori, abbiamo la fortuna di poter parlare e confrontarci ogni giorno con persone che trattano quotidianamente il tema della tecnologia. Le difficoltà sono anche legate al fatto che bisogna essere in grado di utilizzarla con consapevolezza: ogni strumento, a partire dallo smartphone, può renderci la vita più semplice ma allo stesso tempo non dobbiamo essere solo dei fan della tecnologia, altrimenti non riusciamo a comprenderla nel modo giusto”.
Di pari passo, ha aggiunto Cenetiempo, sebbene la tecnologia debba essere democratica, accessibile e disponibile a tutti, occorre ricordarsi di fare grande attenzione e di non ‘subirla’ semplicemente: “L’intelligenza artificiale oggi ha grandi potenzialità di crescita, ma dobbiamo procedere con cautela. In Italia, ad esempio, vedo ancora molta paura e direi che l’IA oggi è più una questione socio-culturale e non tecnologica. Di contro, ci sono molte persone che la utilizzano con entusiasmo e aziende che, tuttavia, alle volte decidono di investire su questo settore senza una logica. Magari lo fanno solo perché vedo altre realtà farlo, ma non hanno una vera motivazione o strategia alla base”.
Raccontare la tecnologia resta comunque un tema fortemente attuale, anche nell’ottica della differenza di genere. Un argomento questo su cui le due esperte si sono dette concordi: “Il settore tecnologico viene ancora inteso come un mondo prettamente maschile e all’interno del quale le donne vengono viste come quelle ‘strane’. Purtroppo, all’interno dei percorsi Stem, incontrano troppi ostacoli che ne limitano le possibilità di crescita. E una volta raggiunto un certo ruolo, sono costrette a lavorare e dimostrare il doppio rispetto agli uomini. Serve prendere consapevolezza del fatto che le donne, oggi, possono lavorare nella tecnologia al pari dei colleghi maschi e che non c’è alcuna diversità di genere. Inoltre, dobbiamo lavorare su noi stesse e convincerci che se occupiamo un ruolo, anche di coordinamento, lo facciamo perché lo meritiamo. Le donne non devono farsi condizionare da fattori esterni di insicurezza”.
Il WIRED Next Fest Trentino è organizzato da WIRED Italia in partnership con la Provincia autonoma di Trento – Assessorato allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca - Trentino Marketing, Trentino Sviluppo, Azienda per il Turismo Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo, Comune di Rovereto.
Lavora alla costruzione del palinsesto il Comitato scientifico presieduto dall'Head of Content di WIRED Italia, che vede la partecipazione dell’Università degli Studi di Trento, della Fondazione Bruno Kessler, della Fondazione Edmund Mach, della Fondazione Hub Innovazione Trentino, dell’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa - IPRASE e del MUSE - Museo delle Scienze.
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