“Spesso i decisori non sentono l'urgenza di compiere azioni perché l'impatto va oltre il loro interesse ad agire. È la tragedia dell'orizzonte breve. Ma ondate di calore, tempeste, degrado ambientale e perdita di biodiversità stanno facendo capire che il cambiamento climatico non è un fenomeno con effetti in un futuro remoto. Del resto, l'Europa è il continente che si è riscaldato di più al mondo dagli anni '80”. Piero Cipollone, componente dell'executive board della Bce, ha spiegato l'attualità del climate change e ha indicato anche chi ne è più colpito: “Le fasce meno abbienti della popolazione, perché non si assicurano”.
L'economista ha ricordato che: “L'Unione Europea non è in linea con gli obiettivi climatici per il 2030 e il 2050. Da un rapporto del "Network for greening the financial system" emerge che la domanda di carburanti fossili deve diminuire dal 73 percento di oggi al 20 percento nel 2050. E per fare ciò è necessario investire il 3,5 percento del Pil dell'Ue”. “Purtroppo – ha sottolineato Cipollone – si è creato un circolo vizioso perché la gestione delle continue emergenze riduce la capacità di investimento, ma ritardare la transizione è più costoso dell'agire oggi”.
L'esperto di politiche monetarie non poteva non citare l'inflazione: “Il cambiamento climatico influisce sulla crescita dei prezzi e la sua variabilità. Nell'estate del 2022 c'è stato un aumento dello 0,7 percento dei beni alimentari. E abbiamo assistito a una frequenza degli shock dal lato dell'offerta, causati dalla guerra in Ucraina, dall'impennata dei prezzi dell'energia. Fino a raggiungere nell'ottobre del 2022 il picco del 10,6 percento. Una maggiore disponibilità di energie rinnovabili avrebbe ridotto l'entità dell'inflazione”.
“La Bce – ha evidenziato il professore concretizzando il collegamento tra la Banca centrale e il carrello della spesa – ha competenza nell'occuparsi di cambiamento climatico perché il suo obiettivo primario è garantire la stabilità dei prezzi, in particolare ha deciso di mantenere l'inflazione intorno al due percento. La stabilità genera risorse e investimenti per la transizione verde. L'istituto di Francoforte da luglio 2022 ha alzato i tassi d'interesse e ad aprile 2024 l'inflazione è scesa al 2,4 percento. E a breve potrebbe essere ridotto l'orientamento restrittivo”. A questo proposito Cipollone si è dichiarato ottimista: “C'è ampio consenso nel consiglio direttivo. Il 6 giugno mi aspetto una prima riduzione dei tassi. È giusto allentare un pochino la politica monetaria. Poi siamo data dependent e prenderemo le decisioni meeting by meeting”.
Il componente dell'executive board della Banca centrale europea ha ricordato che: “L'Eurotower ha integrato il cambiamento climatico tra i suoi compiti e le banconote sono fatte al 100% di cotone sostenibile. Ma la responsabilità primaria nel guidare la transizione verde spetta ai governi eletti. E la Bce può offrire analisi tecnica e consulenza”. Poi è importante che ognuno rifletta su cosa fare dei propri risparmi: “Imparare a gestire le proprie finanze – ha precisato Cipollone – è fondamentale. Per esempio per un lavoratore dipendente è rischioso indebitarsi a un tasso variabile. Ora la rata pesa. È importante metterci un po' la testa. E anche la Banca d'Italia sta facendo molto per l'educazione finanziaria”.