La formula della creazione, l’Intelligenza artificiale e umana: la responsabilità dell’arte
A Educa la lectio magistralis di Michelangelo Pistoletto
La formula della creazione è la formula della vita. Partendo dal suo ultimo libro “La Formula della Creazione”, Michelangelo Pistoletto, considerato uno degli esponenti italiani più rilevanti del panorama artistico contemporaneo, ha parlato di Intelligenza Artificiale ed umana, memoria ed immortalità, nell’incontro che si è tenuto poco fa al Mart di Rovereto, nell'ambito di EDUCA.
A dare il là ufficiale al Festival dell’Educazione è stata la vicepresidente e assessore all’Istruzione e Cultura della Provincia autonoma di Trento, che ha messo in luce l’attualità del tema scelto, “Questione di tempo” e la necessità di gestire al meglio quello che rappresenta uno dei beni più preziosi nell’attualità della nostra società. Le nuove tecnologie pervadono ormai il tempo quotidiano delle famiglie, sia nell’ambito affettivo che in quello lavorativo, andando a toccare, soprattutto fra i più giovani, le relazioni tra i pari, i momenti di conoscenza e di socialità. Per questo, anche nel campo dell’intelligenza artificiale, è indispensabile declinare i nuovi mezzi e le nuove tecnologie in modo propositivo e costruttivo. Nelle conclusioni della vicepresidente la necessità di lavorare sulla disconnessione, sia per gli adulti che per i ragazzi, al fine di recuperare spazi di vita fondamentali per costruire la società del futuro e quelle competenze trasversali che nei giovani hanno necessità di essere alimentate da quelle esperienze di vita concrete che oggi si perdono nei social e sulle varie piattaforme digitali. La vicepresidente ha voluto ribadire il sostegno convinto al Festival Educa che, nella mattinata di apertura, è riuscito a coinvolgere oltre 1.300 studenti nelle attività dedicate alle scuole.
Michelangelo Pistoletto ha affrontato il tema dell’Intelligenza Artificiale. «La prima opera d’arte realizzata al mondo – ha spiegato Pistoletto - è l’impronta della mano lasciata sulla parete della caverna a dimostrazione che l’idea stessa di immortalità nasce dalla virtualità: la dualità tra la mano virtuale impressa sulla superficie e la mano reale della persona che viene a mancare, apre le porte dell’ignoto, dove tutto diventa possibile. L’Intelligenza artificiale accomuna tutte le mani impresse nella caverna e i pensieri, allargando la virtualità nella società. Noi abbiamo creato l’Intelligenza Artificiale che è il nostro specchio».
Pistoletto ha usato l’Intelligenza Artificiale per realizzare 6 testi sulle sue opere e sul suo lavoro e ha inventato la formula della creazione. La vita dell’universo «nasce da due elementi – aggiunge Pistoletto - che rappresentano spazio-tempo e massa-energia che stanno in due cerchi opposti e nel cerchio centrale si combinano: nella connessione del duale c’è l’universale. Noi diciamo che la bellezza salverà il mondo, ma io credo che l’armonia sia la connessione duale che fa sì che un terzo elemento sia così meraviglioso senza bisogno di essere mostruoso».
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(sdv)
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