Lunedì, 25 Marzo 2013 - 02:00 Comunicato 795

Il presidente Pacher e l'assessore Panizza al concerto per i 50 anni di Federazione Cori del Trentino
"I NOSTRI CORI SONO L'ESEMPIO DI UN TRENTINO CHE SA LAVORARE UNITO"

Palarotari di Mezzocorona affollatissimo, ieri sera, per il concerto celebrativo dei cinquant'anni di Fondazione della Federazione Cori del Trentino, che ha visto il coro Croz Corona diretto dal maestro Renzo Toniolli esibirsi con un programma di canti, musiche, recitazione e danza. "Siete l'emblema del Trentino che sa lavorare unito – ha detto il presidente Alberto Pacher nel suo indirizzo di saluto e di auguri, – e il Trentino vi ammira per la competenza e la passione, per lo spirito di volontariato che è la vostra cifra più significativa. E se accanto a voi ci mettiamo anche le filodrammatiche, le bande musicali, i gruppi folk, le associazioni di volontariato e della protezione civile, vuol dire che stiamo parlando di un mondo variegato fatto di decine di migliaia di persone che in ogni parte del Trentino si mettono a disposizione degli altri per far trascorrere alcune ore di sano divertimento, per essere vicini a chi è più piccolo, per aiutare chi è più sfortunato. È, questo, il risultato del sentirsi utili per gli altri, del mettersi a disposizione della comunità, dell'essere orgogliosi di far parte della grande famiglia che è il nostro Trentino. A tutti voi va il nostro sincero ringraziamento!"-

"I cori hanno portato la cultura e l'identità trentina al di fuori dei nostri confini – ha aggiunto l'assessore Panizza, prima di consegnare una targa ricordo all'emozionatissimo presidente della Federazione Sergio Franceschinelli. – Hanno fatto da un lato opera di conservazione del nostro bagaglio di cultura tradizionale, ma hanno anche saputo confrontarsi con il nuovo, hanno saputo intrecciare i linguaggi dell'arte, della letteratura, della modernità. In tutto il mondo vi conoscono e vi apprezzano come gli ambasciatori della nostra terra. Ecco perché sono orgoglioso di aver sostenuto per tutto il corso della legislatura questa splendida avventura canora e di consegnare oggi al Trentino una Federazione impegnata nel ricambio e nella formazione dei maestri per aumentare la qualità dei nostri cori. Va inoltre dato merito ai cori trentini e alla loro Federazione – ha concluso Panizza, – di aver saputo coinvolgere il meglio della cultura trentina, sia nel campo musicale sia in quello letterario, consentendo alla tradizione di rinnovarsi in continuazione. I tanti giovani che si esibiscono stasera qui a Mezzocorona sono la garanzia che il canto corale ha un futuro!"
Dopo un breve saluto da parte di Monica Bacca, assessore alla cultura del comune di Mezzocorona ("E' sempre un piacere vedere il Palarotari pieno in ogni ordine di posti per assistere ad un evento culturale di grande spessore qualitativo"), è toccato a Sergio Franceschinelli ricordare che stasera, sul palco, "ci sono idealmente tutti i seimila coristi che festeggiano i cinquant'anni di attività della loro Federazione. Siamo partiti mezzo secolo fa in pochi: oggi siamo un piccolo esercito di persone che cantano, ma fanno anche formazione, che trasmettono ai giovani le loro esperienze e lavorano con passione e impegno per raggiungere livelli qualitativi sempre più alti".
Il concerto del Croz Corona, come si diceva, ha ripercorso con diciotto canzoni mezzo secolo di storia della Federazione, intonando armonie tradizionali ma anche innovative, scavando nei repertori più antichi e proponendo alcuni pezzi di nuova generazione: dai canti di guerra a quelli ispirati dalle leggende, dalla storia più lontana alla bellezza delle montagne.
La serata poi è corsa via non solo con le canzoni. Il Coro diretto dal maestro Toniolli s'è alternato con alcuni musicisti di prim'ordine, tra cui Giuseppe Solera con il suo flauto, giunto appositamente da Monaco per festeggiare la coralità trentina per la quale il noto musicista ha composto alcune delle più belle e recenti canzoni. Si sono esibiti anche alcuni strumentisti della Federazione Corpi bandistici del Trentino (Gianni Mascotti, Franco Puliafito, Stefano Pecoraro e Andreas Hainz), che hanno suonato musiche composte e armonizzate dal maestro Giuliano Moser, direttore della banda musicale Mezzocorona. Qui e là ci sono aperti simpatici siparietti animati dagli attori della Filodrammatica "San Gottardo" di Mezzocorona, mentre alcune canzoni hanno visto la partecipazione allegra e giocosa dei bambini della scuola elementare di Fai della Paganella e del corso di "Musica giocando" della scuola musicale "Il Diapason", diretti dalla maestra Silvia Toniolli.
Una riflessione conclusiva è infine venuta ancora da Alberto Pacher: "Teniamoceli cari, questi nostri cori – ha detto il presidente della Provincia concludendo il suo intervento. – Sono stati la colonna sonora di questo ultimo mezzo secolo di vita della nostra comunità, cinquant'anni che hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere. Agli inizi degli anni Sessanta c'erano ancora trentini che per trovar sbocchi lavorativi dovevano emigrare all'estero, addirittura oltreoceano. Oggi, nonostante le difficoltà che tutti ben conosciamo, le cose sono cambiate: oggi sono gli altri che arrivano in Trentino per trovarvi lavoro... eppure i cori sono sempre lì, con le loro canzoni tradizionali ma anche con il loro lavoro di ricerca e di aggiornamento. Sono un bene prezioso che va salvaguardato e promosso!"
La serata è stata definitivamente chiusa dall'esecuzione in anteprima dell'inno "Coralità trentina" cantato dal Coro Croz Corona assieme ai bambini de "Il Diapason" su melodia di Giorgio Moroder, armonizzazione di Riccardo Giavina e testo di Fabrizio da Trieste.
(m.n.)
Fotoservizio e filmato a cura dell'Ufficio Stampa

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