Il ministro Baba ha definito "straordinario" il lavoro svolto dall'Acav nel distretto di Koboko. "E' un esempio di collaborazione fra una organizzazione non governativa e un governo locale che non ha eguali in Uganda e che ha suscitato l'interesse di tutte le delegazioni che hanno visitato questo territorio", ha aggiunto, soffermandosi in particolare sul contributo della scuola agricola di Jabara, inaugurata nell'agosto del 2010, alla crescita dell'agricoltura locale, soprattutto per quanto riguarda le tre produzioni principali, la kassava, l'ananas e il mango. Anche nel campo della fornitura di acqua potabile, lo scavo di nuovi pozzi e la riabilitazioni di quelli già esistenti ha innalzato il livello di copertura dei fabbisogni dal 39 al 75% circa. I benefici dell'operato dell'Acav si sono estesi inoltre al di fuori dei confini dell'Uganda: anche le province confinanti della Rd Congo e del Sud Sudan sono state interessate dalle attività della Ong trentina, supportata dalla Provincia autonoma di Trento, in campi che vanno dalla sanità alla scuola alla riforestazione.
Nel dicembre 2011 è stata inoltre organizzata in questa regione di confine una prima conferenza transfrontaliera, che ha visto il coinvolgimento di oltre 100 delegati dei tre Stati africani, fra politici, "elders" - gli anziani, ovvero i saggi delle comunità coinvolte - , capi religiosi, esponenti della società civile. L'obiettivo dell'incontro era condividere informazioni, idee e buone pratiche per difendere la lingua e la cultura della popolazione che vive sui confini dei tre paesi, e gettare le basi per una cooperazione transfrontaliera che favorisca lo sviluppo di tutta l'area, prescindendo dai confini geopolitici.
E le prospettive, hanno confermato stamani gli ospiti arrivati ieri dall'Uganda, sono buone. L'economia nella regione, soprattutto per quanto riguarda la produzione agricola, cresce, alimentata da una domanda in crescita. Permangono problemi nel campo dell'approvvigionamento energetico - uno dei settori nei quali il ministro Baba ha proposto di approfondire la cooperazione con il Trentino - e soprattutto motivi di tensione geopolitica: il recente precipitare della situazione nella Repubblica Centrafricana ha provocato un forte afflusso di profughi nel Sud Sudan, e questa improvvisa emergenza ha impedito alla delegazione sudanese di raggiungere il Trentino assieme a quelle di Uganda e Rd Congo, come era inizialmente previsto.
In ogni modo, grazie anche ai progetti portati avanti da Acav con il suo direttore Pierluigi Floretta, spira nella regione un'aria nuova, che sa di speranza e di nuova consapevolezza. "Siamo certi - ha detto Pacher - che la vostra visita in Trentino consoliderà i rapporti di collaborazione già esistenti e al tempo stesso consentirà di aprire nuove, interessanti prospettive per le nostre comunità." (mp)
Immagini video e foto a cura dell'ufficio stampa.
Scheda: La visita della delegazione di Uganda e Congo in Trentino
I progetti transfontalieri che la Provincia autonoma di Trento e Acav hanno realizzato nelle regioni di confine dei tre paesi africani, Uganda, Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan, hanno creato un intenso e fruttuoso rapporto di scambio tra i diversi protagonisti.
In questa regione nel cuore dell'Africa, caratterizzata da anni di guerre e guerriglie, a seguito dei recenti trattati di pace e del lavoro svolto dagli organismi internazionali e dalle Ong si stanno sviluppando interessanti percorsi di dialogo e collaborazione a livello di comunità e di amministrazioni locali.
I progetti di cooperazione internazionale realizzati da Acav con il sostegno della Provincia hanno dato un impulso ed una caratterizzazione ben precisa agli incontri ed agli scambi tra le regioni vicine.
La delegazione di esponenti politici di primo piano che sarà in Trentino fino al 21 aprile incontrerà esponenti dell'Amministrazione provinciale, regionale e del Comune di Trento per un confronto sulle soluzioni date a problemi di organizzazione politica-amministrativa del nostro territorio. Nel programma della visita fa parte anche l'incontro con i diversi mondi dell'economia della produzione, della cooperazione e dell'istruzione. Confindustria trentina che quest'anno ha scelto di privilegiare il tema dell'internazionalizzazione, si propone di approfondire le possibilità di una cooperazione in campo imprenditoriale.
Venerdì 19 alle 20.30 presso il Centro per la formazione alla solidarietà internazionale della Provincia, gli ospiti in un momento aperto alla cittadinanza racconteranno i loro paesi, i loro problemi e le loro aspettative per il futuro.
I licei trentini che sono coinvolti in un percorso di conoscenza e di impegno verso l'Africa, nella giornata di sabato 20 presso la sala della Federazione trentina della cooperazione, presenteranno alla cittadinanza la loro esperienza, le loro riflessioni e le loro proposte. Il rappresentante UN per l'Africa Romano Prodi interverrà con un proprio contributo.
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