Dalla Guerra Fredda ad oggi, il cammino è lungo, e riassumerlo in 250 immagini non era semplice, ma la mostra della Presidenza del Consiglio dei Ministri, allestita nel 2007 e approdata oggi a Sociologia, lo fa in maniera molto efficace. Presenti all'inaugurazione il coordinatore del Centro Jean Monnet Marco Brunazzo, la professoressa Carla Locatelli in rappresentanza dell'Università di Trento, il presidente della Commissione del Consiglio provinciale per i rapporti con l'Europa Luigi Chiocchetti, Romano Albertini, in rappresentanza del Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l'assessore provinciale alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, che ha ricordato come " il tema dell'Europa e dei popoli che la abitano va tenuto costantemente al centro della riflessione. Il Trentino - ha aggiunto - in questi anni si è progressivamente aperto all'Europa, nei due versi, sia in entrata, accogliendo cioè cittadini di altri paesi dell'Unione,, sia in uscita, e l'Università ha giocato in questo processo un ruolo fondamentale. Manca forse un passo, che tutti stanno cercando di fare: rendere l'Europa più quotidiana e vicina a tutti i cittadini, anche grazie ad iniziative come questa."
Organizzata in occasione dell'Anno europeo dei cittadini, la manifestazione di Trento cade in un momento delicato per la casa comune europea: l'esplodere della crisi economica ha amplificato divergenze e malumori già latenti in seno alla Ue, oscurando forse il lavoro degli stessi organi che la compongono, a partire dal Parlamento, che pure è un organismo elettivo.
Risponde anche a questo bisogno di un confronto ampio e articolato ma scevro da luoghi comuni e forzature ideologiche l'iniziativa apertasi oggi, con l'inaugurazione della mostra in aula Kessler e a seguire la lection magistralis del professor Antonio Varsori dell'Università degli Studi di Padova, che ha messo a fuoco il ruolo - ampiamente sottovalutato - che l'Italia ha avuto nel processo di integrazione europea, pur con le note resistenze di una parte del corpo politico.
Domani alle ore 14 la tavola rotonda con i quattro eurodeputati italiani, che spiegheranno modalità e ragioni del loro impegno in seno al Parlamento europeo e nelle diverse commissioni. Gli incontri - a ingresso libero - proseguiranno anche con alcuni seminari lunedì e martedì.
All: foto a cura dell'ufficio stampa della Provincia -