I Bleggi si sono conosciuti in Ecuador negli anni '70. Erano giunti entrambi nel paese per un'esperienza umanitaria - lui dal Trentino, lei, di origini polacche, dalla Scozia, dove la sua famiglia era riparata alla fine della Seconda guerra mondiale - e decisero di non andarsene più, facendo di quell'esperienza giovanile la loro ragione di vita e sposando la filosofia di Operazione Mato Grosso, che va nella direzione non tanto di aiutare o di donare il superfluo ai poveri quanto di condividere il loro cammino, giorno per giorno, come spiegato dall'assessore Beltrami nel suo saluto. Dopo avere vissuto per anni a Sumbahua, nella sierra, a 3.400 metri di altitudine, i Bleggi, missionari laici che guardano al loro impegno non come ad un'opera di evangelizzazione ma come a un cammino comune con il pueblo ecuadoregno, hanno dato vita all'ospedale di San Matteus, una struttura "aperta" dove medico e pazienti convivono in maniera "paritaria", un vero perno della comunità, che con un approccio olistico utilizza tanto le conoscenze della scienza medica quanto i saperi locali e che guarda al benessere della persona nel suo complesso: fisico, psicologico, spirituale.
I Bleggi - ha ricordato l'assessore Beltrami - sono stati anche ospiti della manifestazione Sulle rotte del mondo, dove hanno parlato della necessità di rendere l'altro protagonista e di camminare verso un sistema economico più giusto, una globalizzazione che dia a tutti le stesse opportunità. (mp)
Immagini a cura dell'ufficio stampa.
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