Dopo il difficile periodo vissuto negli anni '90, culminato con la crisi finanziaria del 1998, l'economia russa si è ripresa fino a raggiungere importanti tassi di crescita ed essere una delle economie emergenti più attrattive. Allo stato attuale, l'economia russa, con circa 1.700 miliardi di dollari a valore nominale, si posiziona al nono posto a livello mondiale e secondo alcune stime raggiunge la sesta posizione se la si valuta a parità di potere di acquisto. Secondo gli analisti internazionali l'economia russa continuerà a crescere nel prossimo biennio, ad un tasso previsto dell'1,8% nel 2013 e del 3% nel 2014. Per quanto concerne l'interscambio tra Italia e Russia, il nostro Paese si colloca al terzo posto tra i principali partner europei e al quarto a livello globale, con una percentuale del 5,66%. Quindi le opportunità di proiezione commerciale verso la Federazione sono importanti e crescenti sia per l'Italia che per il Trentino.
Per quel che ci riguarda più direttamente, negli ultimi anni, le relazioni commerciali e turistiche fra il Trentino e il mercato russo sono aumentate in modo molto significativo. Nello specifico, l'interscambio commerciale tra Trentino e Russia è letteralmente esploso tra il 2011 e 2012 coinvolgendo soprattutto i settori della meccanica, del legno, della carta e macchine agricole. Di assoluto rilievo sono, poi, i dati del settore turistico, che nell'ultimo decennio ha visto crescere le presenze russe sul nostro territorio di quasi l'800%, passando dalle 4mila presenze del 2003 alle oltre 32mila del 2012. Va sottolineato che la maggior parte dei turisti russi (circa l'80%) arrivano in Trentino durante la stagione invernale, anche se si è assistito ad una buona crescita anche per le presenze estive: le valli più attrattive sono la Val di Fassa con circa 15mila turisti e la Val Rendena (Madonna di Campiglio) con più di 6mila turisti.
Importante anche la "partita" che il Trentino sta giocando con la Russia sul fronte della solidarietà internazionale, con il progetto Beslàn che spicca su tutti, così come quella delle ormai prossima Universiade, alla quale sia il console Kiem sia il nostro presidente sperano possa presenziare anche l'ambasciatore russo a Roma. "La Russia vuole migliorare la propria immagine nel mondo, sfatando gli stereotipi che ci stiamo ancora trascinando dietro - ha detto Bernhard Kiem: siamo un grande Paese che vuole diventare una grande democrazia".
(m.n.)
Chi è Bernard Kiem
Bernhard Kiem è nato 45 anni fa a Bolzano. Laureato in giurisprudenza, dal 1995 al 2000 ha lavorato con il gruppo Rubner quale responsabile dell'ufficio legale, poi come membro del consiglio di amministrazione di diverse società del gruppo Rubner e come Presidente del Consiglio di Amministrazione di una delle società dello stesso gruppo. Dal 2000 ha avviato le sue attività imprenditoriali e di consulenza imprenditoriale. Gli investimenti curati e promossi s'incentrano sui settori dell'energia (gas propano liquido), del mercato immobiliare (sviluppo immobiliare ed intermediazione), della commercializzazione e costruzione di case prefabbricate in legno. Dal 2007 è iscritto presso l'Ufficio Italiano Cambi quale mediatore creditizio.
Bernhard Kiem, oltre a seguire e supportare le attività della Associazione Rus', della Russky Dom a Trento, della Fondazione Borodine, l'organizzazione Export Sudtirolo della Camera di Commercio di Bolzano, la Trentino Sprint, è attivo anche in vari progetti di scambi sulle costruzioni in legno, nel settore agroalimentare e in quello culturale tra la Federazione Russa e la Regione Trentino - Alto Adige. È socio volontario dell'Associazione "Aiutateci a Salvare i Bambini" Onlus a favore dei bambini meno fortunati che vivono in Russia.
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