Domenica, 16 Novembre 2025 - 07:07 Comunicato 3396

La grande comunità del Medio Vale do Itajaí celebra le proprie radici con una sfilata, bande musicali e gruppi folk trentini
Rio dos Cedros abbraccia il Trentino: festa storica per i 150 anni dell’emigrazione

Giornata di festa e di profonda emozione a Rio dos Cedros, cittadina dello Stato di Santa Catarina gemellata con Albiano, dove la comunità locale ha celebrato il 150° anniversario dell’emigrazione trentina in Brasile. Una ricorrenza particolarmente sentita in tutta la valle del fiume Itajaí, territorio dove, tra il 1875 e il 1876, arrivarono diverse ondate di coloni provenienti dal Trentino, in particolare dalla Valsugana, dalla Val di Cembra, dalla Vallagarina e dalla Valle dell’Adige.
Ancora oggi, la maggior parte degli undicimila abitanti di Rio dos Cedros è composta da discendenti dei primi immigrati trentini, una comunità vivace, fortemente legata alle proprie origini e custode di una memoria culturale che continua a rinnovarsi.

Un corteo imponente, con la partecipazione di 24 gruppi di oriundi trentini provenienti dai comuni del Medio Vale do Itajaí: Apiúna, Blumenau, Ascurra, Benedito Novo, Botuverá, Brusque, Doutor Pedrinho, Gaspar, Guabiruba, Indaial, Pomerode, Ilhota, Rodeio, Timbó e naturalmente Rio dos Cedros. Dal Trentino sono giunti il Corpo Bandistico di Albiano e il Gruppo Folk di Castello Tesino, accolti con entusiasmo dalla popolazione.

“L'emozione è davvero tanta - ha spiegato Aurora Della Maria presidente gruppo folk di Castel Tesino che conta 16 ballerini, 5 musicisti e una coppia di rappresentanza - per noi, che abbiamo un direttivo giovane, questo è il primo viaggio importante e fino ad ora è stata un’esperienza bellissima, che sicuramente ci riserverà ancora molto. Abbiamo trovato comunità straordinariamente accoglienti e siamo rimasti colpiti dalla fratellanza, dal calore e dal clima di amore e convivialità che si percepiscono ovunque. I legami con il Trentino sono fortissimi: sono legami di sangue, certo, ma restano vivi anche dopo 150 anni dall’arrivo dei primi migranti italiani”.
“Siamo qui con uno spirito di vera fratellanza nei confronti degli amici brasiliani, discendenti dei nostri antenati - ha ricordato Giovanni Bruni maestro della banda musicale di Albiano - celebriamo non solo il passato, ma il legame vivo che unisce i nostri popoli. In questi giorni abbiamo ricevuto un’ospitalità straordinaria, sia qui a Rio dos Cedros sia nelle altre località in cui siamo stati. Molte famiglie ci hanno accolto nelle loro case, con una grande voglia di condividere con noi la loro cultura che nasce dalle stesse radici delle nostre e di metterla in dialogo con ciò che il Trentino è oggi”.

Alla cerimonia hanno preso parte, oltre al presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, i consiglieri provinciali Stefania Segnana e Walter Kaswalder, la sindaca di Borgo Valsugana Martina Ferrai, il sindaco di Albiano Maurizio Gilli e il vicepresidente della Cassa Rurale Valsugana e Tesino Stefano Modena.

"Questa settimana in Brasile è stata un’esperienza intensa - ha dichiarato Fugatti - abbiamo incontrato migliaia di discendenti di trentini che custodiscono con orgoglio e autenticità le nostre tradizioni, la nostra cultura e il nostro modo di essere. Il legame che unisce il Trentino a questa terra è qualcosa di vivo, profondo e sorprendentemente attuale. Torniamo a casa con la consapevolezza di far parte di una storia grande, che continua grazie all’impegno e all’affetto delle comunità di origine trentina qui in Brasile".

"Questi giorni sono stati un meraviglioso viaggio nello spazio e nel tempo - ha confidato la sindaca Ferrai - perché abbiamo ripercorso un tragitto che i nostri antenati, percorsero 150 anni fa. Quello che mi ha colpito con particolare stupore, e anche con grande tenerezza, è vedere come le persone vivono in modo sincero il loro essere trentini, pur con modi di vita diversi dai nostri. Inoltre per me è stato motivo di grande orgoglio condividere questa esperienza anche con il Coro Valsella: vederli cantare qui, è stato davvero emozionante".

"Abbiamo voluto fortemente questa iniziativa, nata già lo scorso inverno, per celebrare un doppio anniversario importante per la nostra comunità: i 150 anni dall’emigrazione e i 25 anni dall’avvio dei rapporti con Rios do Cedro, culminati nel 2008 con la firma del protocollo di gemellaggio - ha spiegato Maurizio Gilli - lo abbiamo fatto con due concerti: il primo ad Albiano, lo scorso giugno, quando abbiamo dedicato una piazza alla nostra comunità sorella; e oggi con questo scambio, portando qui la nostra banda per festeggiare insieme. Siamo felici e orgogliosi di essere qui: la comunità ci ha accolti con grande calore e ovunque si percepisce il desiderio di mantenere vivo il legame con la tradizione".

Immagini e interviste a cura dell'ufficio stampa
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(dc)


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