
Il Comitato per la tutela delle donne vittime di violenza, che rimane in carico per la durata della legislatura, è così composto:
- Presidente della Provincia, competente in materia di sicurezza, prevenzione e contrasto alla violenza ed alla criminalità, con funzioni di presidente o suo/a delegato/a;
- Assessore competente in materia di pari opportunità o suo/a delegato/a;
- Consigliera di parità o suo/a delegato/a;
- dott.ssa Marilena Guerra, presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità fra uomo e donna;
- dirigente della struttura competente in materia di prevenzione della violenza e della criminalità o suo/a delegato/a;
- dirigente della struttura competente in materia di politiche sociali, o suo/a delegato/a;
- responsabile dell'Agenzia del lavoro o suo/a delegato/a;
- dott.ssa Filomena Chilà, rappresentante del Commissariato del Governo;
- dott Leopoldo Testa, rappresentante della Polizia di Stato;
- ten. col. Michele Capurso, rappresentante della Legione Carabinieri “Trentino Alto Adige”, Comando provinciale di Trento;
- dott.ssa Loredana Pilara, rappresentante provinciale della Polizia locale;
- dott.ssa Giulia Robol, rappresentante del Consiglio delle Autonomie Locali;
- dott.ssa Elena Bravi, rappresentante dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari;
- dott.ssa Sandra Dorigotti, rappresentante dell’A.L.F.I.D (Associazione Laica Famiglie In Difficoltà);
- dott.ssa Barbara Bastarelli, rappresentante dei Centri Antiviolenza di Trento;
- dott.ssa Jessica Mattarei, rappresentante del Villaggio del Fanciullo Sos - Trento;
- dott.ssa Cristina Cocco, rappresentante dell’associazione Casa di Accoglienza alla vita Padre Angelo;
- dott.ssa Giovanna Uez; rappresentante dell’associazione Acisjf Casa Tridentina della Giovane;
- dott. Paolo Mazzurana rappresentante della società cooperativa sociale onlus Punto d’Approdo;
- dott.ssa Chiara Mattevi, rappresentante di A.T.A.S onlus (Associazione Trentina Accoglienza Stranieri);
- sig. Giorgio Casagrande, rappresentante del Comitato programmazione sociale;
Le funzioni di segreteria del Comitato sono affidate alla struttura provinciale competente in materia di prevenzione della violenza e della criminalità; ai componenti del Comitato non spetta alcun compenso o rimborso spese.