
Come indicato dalla legge provinciale sulle attività culturali, le attività di valorizzazione della figura di padre Chini si avvalgono del supporto scientifico e organizzativo della fondazione Museo storico del Trentino, per studio, ricerca, formazione e divulgazione. Già dal maggio scorso la Fondazione Chini è socia della FMST, mentre il Comune di Predaia ha siglato nel corso del 2024 il gemellaggio con la città messicana di Magdalena de Kino, dove sono conservate le spoglie di padre Chini. A breve, dunque verrà sottoscritto anche formalmente l’accordo di collaborazione anticipato oggi, avviando la sinergia tra soggetti istituzionali e costituendo una vera e propria rete, coordinata da un Comitato d’indirizzo che elaborerà un Piano di attività annuale e pluriennale, indicando progetti e iniziative da realizzare.
"Padre Kino è l'unico italiano presente nel Famedio di Washington in quanto considerato padre fondatore dell'Arizona ed è un personaggio grandissimo, che ha fatto un pezzo di storia della nostra terra. Stiamo lavorando con la Fondazione Chini e la Fondazione Museo Storico perché a livello locale e anche internazionale tanti giovani possano conoscere questa figura e si appassionino ad essa. Donando se stesso con umiltà e gratuità Padre Kino è riuscito a cambiare le sorti di un popolo e a portare sviluppo economico, libertà e dignità", ha detto Giuliana Cova.
"Con la Fondazione e ancora prima con l'Associazione Eusebio Chini da quarant'anni cerchiamo di portare avanti tante iniziative per far capire il valore che ha acquisito la figura di Padre Chini oltreoceano e trasmettere i sentimenti che quelle popolazioni hanno verso di lui. Questo, assieme alle tante testimonianze come le opere d'arte, il monumento equestre che è stato donato dalla città di Tucson e i murales di tanti artisti che hanno donato le loro opere a Padre Kino ci rendono orgogliosi e ci spingono a dare impulso alle nostre attività", ha aggiunto Alberto Chini.
"Questa sinergia permette in nome di Padre Chini di valorizzarne la figura a livello territoriale con un museo che può essere rinnovato magari nei linguaggi e negli approcci attraverso la multimedialità, ma molto ricco nella sostanza, grazie alle sue importanti collezioni. Una doppia eredità, quella di Padre Chini, che riguarda i suoi insegnamenti, ma anche la necessità di aprire i nostri orizzonti, per tenerci ben legati nelle radici della storia e allo stesso tempo di aprirci al mondo", ha commentato Giuseppe Ferrandi.
In allegato: nota biografica di Padre Chini e descrizione del Museo di Segno
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