Dopo l’introduzione di Brugnoli, che ha illustrato i numeri del rapporto Grandi Carnivori, con un approfondimento specifico sulla Val di Sole, l’assessore ha quindi spiegato le azioni e gli strumenti messi in campo sul fronte dell’informazione e della prevenzione.
“Sono stati posizionati nuovi nuovi cartelli e pannelli informativi con l’obiettivo di rendere già consapevoli quanti frequentano il territorio e di ricordare le indicazioni utili circa i corretti comportamenti da tenere in caso di avvistamento dell’orso, ma abbiamo agito anche sul fronte della prevenzione con il piano di installazione dei cassonetti speciali “antiorso”, così come un mese fa abbiamo posizionato delle trappole a tubo sul territorio per la cattura degli esemplari che si sono dimostrati confidenti, che come previsto dal Pacobace vanno radiocollarati” ha spiegato Failoni.
Sul fronte della comunicazione, Rossini ha illustrato le azioni messe in campo sia per gli ospiti sia per le singole strutture ricettive. “Sono stati predisposti da Trentino Marketing strumenti e materiali con l’obiettivo di fornire al visitatore informazioni chiare, corrette e coerenti”, le parole di Rossini, che poi ha annunciato “la creazione apposito gruppo di lavoro che ha implementato un piano operativo con gli obiettivi di potenziare i canali di comunicazione esistenti, promuovere la partecipazione attiva, investire nella ricerca e nell’educazione, prevedere l’attuazione di tavoli di confronto con enti e associazioni, sviluppare un piano di comunicazione per le situazioni di crisi”.
L’amministratore delegato di Trentino Marketing ha poi presentato il dato attuale delle prenotazioni per i mesi di luglio e agosto, che per la Val di Sole appaiono in linea con quelli del 2023.
Altro tema sul quale è intervenuto l’assessore Failoni quello dello spray antiorso, per il quale sono in corso delle interlocuzioni a Roma, in particolare con il ministro Pichetto Fratin; il dispositivo oggi è in dotazione al Corpo Forestale e l'Amministrazione provinciale vorrebbe poterne estendere l'utilizzo anche alle forze dell’ordine e, più in generale, a chi opera nei boschi o in montagna. “Il dossier è sul tavolo del ministero e sul punto siamo convinti che occorra trovare un modo per consentirne un uso più ampio - le parole di Failoni. Proprio stamattina a Trento c’erano in piazza gli agricoltori ed allevatori, manifestavano tutta la loro preoccupazione di andare in alpeggio. Ecco, credo che occorra dare certezze anche chi opera in montagna e, tramite il proprio lavoro, cura e presidia il territorio mantenendo vive le nostre comunità” ha detto ancora l’assessore.