All’appuntamento - moderato da Michelangelo Marchesi del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza - sono intervenuti tra gli altri il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il segretario generale della Cgil Andrea Grosselli, la referente provinciale del settore grave emarginazione adulta all’interno del Servizio politiche sociali della Provincia Daniela Borra e Fabio Chiari della Caritas diocesana di Trento.
Nell’ambito del dibattito è stata offerta una fotografia della situazione relativa alla fragilità in Trentino che appare decisamente migliore rispetto a quella di altre Regioni italiane. “Ma l’attenzione non va abbassata” ha ammonito l’assessore Tonina, evidenziando come l’Autonomia speciale offra strumenti importanti, che hanno garantito lo sviluppo economico che ha interessato la società trentina. L’assessore alle politiche sociali ha ricordato dunque come il tema delle nuove povertà vada a toccare l’ambito della casa, del lavoro dignitoso, dell’istruzione, del prendersi cura dei propri cari, dai bambini agli anziani, garantendo loro adeguato accesso ai servizi della salute e del benessere in generale.
Guardando al futuro, Tonina ha affermato che “le risorse provinciali non sono infinite”, ma ha anche garantito ascolto e dialogo, oltre che un impegno nel promuovere una maggiore sinergia tra i servizi e fra le realtà del volontariato che offrono il proprio sostegno alle famiglie in difficoltà. “I giovani - è stato l’appello finale - siano sempre più protagonisti. Hanno grandi capacità e una sensibilità spiccata. Contiamo anche sul loro sostegno attivo”.
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