“La Provincia e l’Azienda Sanitaria sono al fianco del personale ospedaliero e delle associazioni - ha proseguito Tonina - e noi amministratori dobbiamo avere una responsabilità e una sensibilità ancora maggiore nel riconoscere il ruolo delle persone che lavorano nelle strutture a tutti i livelli. Non dimentichiamo poi, che con la prevenzione si può anche garantire un risparmio di risorse all’ente pubblico che possono essere riutilizzate altrove in caso di bisogno. La giornata di oggi ci vede tutti uniti per il benessere della società, e il gioco di squadra porta sempre a grandi risultati. Il tema della salute, d’altronde, deve essere trasversale alle idee politiche e, come Provincia e Comune di Trento, siamo uniti per raggiungere l’obiettivo del nuovo polo ospedaliero. In questo momento intravediamo una via di uscita nell’ottica di restituire a tutto il Trentino un complesso clinico all’altezza che possa mettere in condizione i professionisti di lavorare al massimo delle loro possibilità e migliorare ulteriormente il servizio. Infine, voglio ricordare il professor Francesco Furlanello, scomparso lo scorso anno. Un luminare e uno dei padri della cardiologia moderna che, oltre a fondare il reparto di cardiologia, attuò una vera e propria rivoluzione all'ospedale di Trento”.
Nel corso della mattinata, alla quale è intervenuto anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli e alla presenza dell'ex assessore provinciale alla sanità Stefania Segnana, il direttore dell’unità operativa di cardiologia dell’ospedale di Trento Roberto Bonmassari, assieme a cardiologi e professionisti del settore, si è soffermato sull’importanza della diffusione delle misure di prevenzione cardiovascolari, uno degli strumenti più efficaci per diminuire in maniera rilevante il rischio di malattie cardiache, di decessi e di nuovi eventi patologici nella popolazione. I corretti stili di vita e gli accorgimenti quotidiani influiscono molto positivamente non solo sui soggetti sani, ma anche su chi ha patologie cardiovascolari già in atto. Infine è stato posto l’accento su come sia centrale il coinvolgimento di tutti gli attori: non solo i pazienti, ma anche le loro famiglie, gli operatori sanitari e le associazioni che operano nel campo della prevenzione.
Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige e IL T - 18.02.2024