
Il programma prevede: ore 8.45 registrazione dei partecipanti, ore 9 presso la sala riunioni saluti di apertura a cura del direttore generale, Mario Del Grosso Destreri; ore 9.10 presentazione delle prove sperimentali svolte nelle aziende della FEM e sul territorio; seconda parte – visita agli impianti; ore 10.15 suddivisione in gruppi e visita alle prove sperimentali sulle forme di allevamento e di confronto tra portinnesti. L'evento si terrà anche in caso di pioggia.
La coltivazione del ciliegio in Trentino seppure rappresenta una parte ridotta del panorama nazionale, con una superficie di circa 250 ettari, costituisce tuttavia una coltura significativa per la frutticoltura provinciale. Le zone in cui la coltivazione del ciliegio è più diffusa sono la Valsugana, la valle di Non, il Bleggio, le colline della valle dell’Adige e in parte anche il fondovalle, coprendo quindi un’altimetria che va dai 200 m fino ai 900 m slm.
La Fondazione Mach si occupa di questa coltura sia fornendo la consulenza tecnica alle aziende agricole che attraverso attività di sperimentazione su alcune tematiche quali: le forme di allevamento, i portinnesti, la difesa da Drosophila suzukii, la difesa dalle gelate primaverili e l’uso dei fitoregolatori.
Presso la sede della Fondazione Mach, a Vigalzano, si svolgono parte delle sperimentazioni, e in particolare quelle sulle forme di allevamento e sui portinnesti.