Via libera con le prescrizioni indicate. Acquisita la richiesta di mitigazione dei Comuni dell’Alta Valsugana. Tonina: “Giusto tenere conto delle indicazioni. Opera rilevante per mobilità e sostenibilità”
Elettrificazione della Valsugana, il parere della Provincia sull’impatto ambientale
Su proposta del vicepresidente e assessore all’ambiente Mario Tonina, la Giunta provinciale ha dato il via libera al rilascio della compatibilità ambientale per il lotto 1 dell’elettrificazione della linea Trento-Bassano del Grappa (tratto dal capoluogo a Borgo Valsugana est). Del parere della Provincia, redatto nell’ambito delle procedure di competenza statale in merito al progetto di fattibilità tecnico-economica, che è Rfi-Rete ferroviaria italiana, fanno parte integrante le indicazioni dei Comuni, delle strutture provinciali e degli enti di gestione delle aree naturali protette nel cui territorio è prevista la realizzazione del progetto. Il documento conclusivo dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente ha infatti raccolto e sintetizzato gli elementi che riguardano le questioni ambientali che interessano la realizzazione. Tra i diversi elementi, è stato acquisito il parere congiunto dei Comuni di Pergine Valsugana, Civezzano, Caldonazzo, Calceranica al lago e Levico Terme, che hanno richiesto un confronto e avanzato proposte alternative volte alla mitigazione dell’impatto nei punti più sensibili del territorio. Inoltre, dall’istruttoria e in particolare dal Servizio urbanistica e tutela del paesaggio, sono emerse ulteriori indicazioni volte nella stessa direzione. “Elementi importanti – precisa il vicepresidente Tonina – che devono essere tenuti in attenta considerazione in vista della fase realizzativa di questo rilevante intervento. L’elettrificazione è un passo necessario per il potenziamento infrastruttura dell’intera tratta Trento-Bassano del Grappa che porterà numerosi vantaggi per la mobilità sostenibile e i collegamenti, favorendo anche la connessione tra la linea della Valsugana e tutta la rete ferroviaria. Il passaggio da treni alimentati a gasolio a quelli a trazione elettrica avrà poi un impatto positivo, riducendo le emissioni inquinanti che incidono sui cambiamenti climatici. Si favorirà inoltre la svolta da una fonte di energia fossile ad una fonte in larga parte rinnovabile come l’elettricità”.
Il documento sarà dunque trasmesso al Ministero della transizione ecologica, competente al rilascio della compatibilità ambientale del progetto, che potrà valutare gli elementi contenuti nei pareri e richiedere eventuali integrazioni progettuali.
Nella sede di piazza Dante il workshop sul progetto Nexogenesis per la gestione idrica del fiume Adige (Mario TONINA vicepresidente della Giunta provinciale assessore all’ambiente urbanistica e cooperazione) [
Archivio Ufficio Stampa PAT]
Riguardo al parere, si nota come relativamente alle aree protette, le analisi effettuate e le mitigazioni abbiano permesso di garantire l’assenza di rilevanti interferenze nei confronti degli habitat e delle specie di interesse comunitario presenti nel territorio. In merito alle interferenze con il reticolo idrografico, si richiede cautela, in particolare per quella con il rio Val Nigra, durante la fase di cantiere per non peggiorarne la qualità del corso d’acqua.
L’elettrificazione in cifre
La prima fase del progetto conta sull’attuale disponibilità finanziaria di 60.000.000 euro, relativi all’elaborazione del progetto preliminare dell’elettrificazione di tutta la linea Trento-Bassano, la progettazione e realizzazione del sistema di controllo marcia treni (SCMT) sull’intera tratta e la progettazione-realizzazione da Trento a Borgo est (lotto 1).
Nello specifico, il progetto del lotto 1 prevede:
interventi locali sulle gallerie (San Rocco e Albi)
realizzazione di due nuove sottostazioni elettriche in località Caldonazzo e Borgo e realizzazione di una nuova cabina TE (trazione elettrica) nel piazzale dell’esistente sottostazione elettrica di Trento
adeguamento del telecomando DOTE (Telecomando impianti fissi per la trazione elettrica)
interventi sulle opere civili finalizzati a consentire l’elettrificazione della tratta