La proposta di candidatura del Santuario di San Romedio per l’iscrizione nel Patrimonio mondiale Unesco, avviata sulla base di una mozione del Consiglio provinciale del novembre 2020, ha seguito gli approfondimenti finalizzati alla richiesta di iscrizione nella Lista propositiva dello Stato italiano.
La richiesta di inserimento del Santuario, secondo una proposta che comprende il complesso religioso e la relativa forra, è stata presentata all’inizio di quest’anno alla Commissione Nazionale italiana per l’Unesco, evidenziando come questa soddisfi i criteri IV “Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana”, V “Essere un eccezionale esempio di insediamento umano tradizionale, uso del suolo che è rappresentativo di una cultura, o interazione umana con l’ambiente soprattutto da quando è diventato vulnerabile sotto l’impatto di cambiamenti irreversibili”, VI “Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie dotate di un significato universale eccezionale”.
Posto il fatto che ogni anno ciascun Paese può presentare una sola candidatura, si è ridotto il margine di possibilità che le proposte possano realmente rappresentare aspetti ancora mancanti rispetto a quanto contenuto nella Lista del Patrimonio mondiale per illustrare la storia della umanità. Nel merito della proposta di candidatura del santuario di San Romedio, stante il fatto che il fenomeno dell’architettura religiosa isolata anche in ambiente montano sembra già fortemente rappresentato nella Lista, una nuova proposta dovrà assicurare una levatura storica e artistica a livello mondiale, ponendosi come elemento irrinunciabile per la comprensione della storia dell’Umanità.
La Provincia sta acquisendo tutti gli elementi, anche mediante il confronto con le Amministrazioni territoriali coinvolte, per una riformulazione della proposta e provvederà a relazionare alla competente Commissione.
Santuario di San Romedio: l'impegno è di continuare il lavoro assieme
Il percorso di candidatura all’iscrizione nel Patrimonio mondiale Unesco è impegnativo, complesso e non scontato, ma l'amministrazione provinciale sta seguendo con uguale attenzione tutte le istanze promosse dal territorio: il Trentino è un unicum di incomparabile bellezza e l'impegno profuso è identico per ogni singolo ambito. Parte da queste premesse l'incontro avvenuto pochi giorni fa fra il vicepresidente e assessore all'urbanistica, ambiente e cooperazione con i sindaci di Predaia, Romeno e Sanzeno, nonché con il priore del Santuario, padre Giorgio Silvestri, in ordine alla candidatura di San Romedio a patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. Il vicepresidente ha illustrato ai primi cittadini e al Priore le indicazioni ricevute dall'Ufficio Unesco del MiBac, che ha evidenziato come ogni Stato membro possa presentare una sola candidatura all'anno, di tipo culturale o naturale, ricordando di conseguenza la necessità di una valutazione sempre più stringente e severa che richiede di unire l'eccezionale valore universale al carattere di novità, ovvero di tassello mancante nella Lista del Patrimonio mondiale, come richiesto dalle Linee guida.
Se quindi, al momento, non è portata avanti la candidatura del Santuario trentino, ciò non esclude, di proseguire nel percorso. Spetta infatti alla Provincia riformulare la proposta, proposta che non può essere limitata al complesso religioso e al suo contesto, in quanto tipologia già rappresentata nella Lista del Patrimonio mondiale, ma dovrà essere ampliata al contesto di riferimento e al paesaggio culturale, un percorso che l'amministrazione provinciale intende affrontare coinvolgendo tutti i soggetti di riferimento del territorio.
Se quindi, al momento, non è portata avanti la candidatura del Santuario trentino, ciò non esclude, di proseguire nel percorso. Spetta infatti alla Provincia riformulare la proposta, proposta che non può essere limitata al complesso religioso e al suo contesto, in quanto tipologia già rappresentata nella Lista del Patrimonio mondiale, ma dovrà essere ampliata al contesto di riferimento e al paesaggio culturale, un percorso che l'amministrazione provinciale intende affrontare coinvolgendo tutti i soggetti di riferimento del territorio.