
L’Amministrazione provinciale conferma la propria attenzione agli ospedali di valle e sostiene la necessità di garantire servizi efficienti nei territori più lontani dai grandi centri, come la val di Fiemme dove nella scorsa legislatura era stato chiuso il punto nascita. L’assessore alla salute ricorda che, secondo le linee guida concordate nel 2010 tra Stato e Regioni, nei nosocomi con nascite inferiori alle 500 unità (come nel caso dell’ospedale di alta montagna di Cavalese) è necessario garantire turni di guardia attiva 24 ore al giorno, disponendo con ciò di un adeguato numero di medici. Per questo motivo i gettonisti rappresentano una risorsa fondamentale per questo servizio, posto che i professionisti in questione si occupano anche dell'espletamento delle attività ambulatoriali e consultoriali in continuità con i medici specializzati. “I medici, come pure gli altri professionisti della sanità sono risorse fondamentali - commenta l’assessore - ma che tutti faticano a reperire. L’elemento economico è un fattore significativo, ma non l’unico capace di attrarre verso il nostro sistema. Ma sostenere che paghiamo troppo garantendo in più altri benefit è davvero fuori luogo per non dire pretestuoso”.