"Penso al bilancio di sostenibilità del settore vitivinicolo trentino, a quello frutticolo, che hanno mostrato uno sforzo concreto nella riduzione dell'uso dei prodotti fitosanitari. La nostra Fondazione Mach, inoltre, da tempo sta lavorando sul fronte della genomica e, assieme ai vivaisti e al mondo agricolo, sulle varietà resistenti. Non dimentichiamoci che il cambiamento climatico apporta fitopatie che necessitano di piani di azione specifici per far fronte a diversi problemi e il Trentino è molto impegnato su vari fronti: la flavescenza dorata, gli scopazzi, la cimice asiatica, costantemente monitorati", ha continuato l'assessore. "Le istituzioni devono garantire la sostenibilità economica delle aziende, per impedire non solo ricadute sui mercati, ma anche sui consumatori. Dobbiamo continuare a fare squadra e a fare sistema, per riuscire a mettere un punto su certe proposte che purtroppo possono mettere in difficoltà il comparto. La Provincia è a fianco del mondo agricolo trentino” ha detto ancora Zanotelli.
L'incontro si è sviluppato su due panel, moderati dal giornalista Lorenzo Tosi: dopo i saluti introduttivi di Luca Rigotti e Carlo Piccinini, rispettivamente coordinatore settore Vitivinicolo e presidente di Alleanza Cooperative Italiane-Agroalimentari e di Stefano Dindo, presidente dell'Unione Giuristi della Vite e del Vino (UGIVI), si sono svolte le tavole rotonde su due sessioni, attorno ai temi del ruolo e potenziale contributo delle varietà resistenti e sulle tecniche di evoluzione assistita (Tea), come tema etico, scientifico o normativo.
Fotoservizio e immagini a cura dell'Ufficio Stampa
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