Giovedì, 21 Marzo 2013 - 02:00 Comunicato 762

Ieri ad Acquaviva l'incontro inaugurale con l'assessore Ugo Rossi
UN'EUREGIO CHE DIA LAVORO AI GIOVANI: DAL TRENTINO IL VIA AL "FESTIVAL DELLA GIOVENTÙ"

Quali opportunità di lavoro può offrire l'Euregio? Ne stanno discutendo un centinaio di giovani tra i 16 e i 19 anni frequentanti scuole superiori del Tirolo, dell'Alto Adige e del Trentino in occasione del secondo Festival della gioventù promosso dal Gect Euregio che ha preso ufficialmente il via ieri con un incontro alla Villa Bortolazzi ad Acquaviva. Ad accogliere i giovani, a nome del governo provinciale, l'assessore Ugo Rossi.-

Dopo aver discusso, lo scorso anno alla prima edizione del Festival, di "Europa e integrazione" è dunque il tema del lavoro dei giovani il tema sul quale sono chiamati quest'anno a confrontarsi i giovani dell'Euregio. Lo faranno nel corso di una tre giorni itinerante tra Trento, Rovereto, Bressanone e Hall in Tirolo che offrirà spunti tematici, workshops in mini gruppi, dibattiti con esperti nonché un ricco programma di attività collaterali per poter far riflettere i giovani su questo importante tema che riguarda il loro futuro.
A dare loro il benvenuto, ieri sera ad Acquaviva, sono stati l'assessore Ugo Rossi e Graziano Molon di Trentino Sprint. Nel desolante panorama europeo che vede in alcuni paesi, Italia in particolare, una disoccupazione giovanile a due cifre, l'Euregione - è stato detto - riesce ancora ad offrire opportunità di lavoro, ma per trovarle i giovani devono essere orientati e formati su come il lavoro va cercato. Un compito, questo, che spetta alle istituzioni pubbliche, che devono però saper ascoltare i giovani, fare proprie le loro domande, farsi interpreti delle loro esigenze. Ecco perchè tra gli interlocutori invitati al Festival compaiono, durante la tappa trentina (oggi a Rovereto), Antonietta Tomasulo di Trentino Sviluppo e Carlo Borzaga dell'Università di Trento, chiamati a parlare, confrontandosi poi con loro, di quali progetti si dovrebbero promuovere nell'Euregio per aiutare i giovani nella ricerca di lavoro, e di cosa dovrebbe offrire di più l'istruzione attuale per prepararli al mondo del lavoro.
Domani a Bressanone si parlerà invece di "Prospettive di lavoro per i giovani nell'ambito dei ‘Green jobs'" e di progetti Interreg per uno sviluppo sostenibile, mentre sabato ad Hall in Tirolo, dopo la presentazione degli esiti delle precedenti due giornate, si terrà la Fiera del lavoro giovanile nell'Euregio, con i rappresentanti di alcune Agenzie del lavoro che forniranno ai ragazzi gli strumenti pratici per cercare lavoro e con una tavola rotonda con personalità rilevanti del mondo imprenditoriale del Tirolo.
Il Festival, quindi, vuole proporre ai ragazzi (selezionati in base al miglior andamento scolastico) un approfondimento tecnico sul lavoro giovanile che non escluda, però, anche degli spazi di divertimento con la visita culturale delle tre città toccate (oggi è in programma una visita al Mart) da un Festival che non offre solo l'occasione di uno scambio culturale e informativo tra coetanei ma anche la possibilità di allacciare amicizie oltre confine.

"Da molti anni non c'è più un confine al Brennero - ha esordito l'assessore Rossi portando ieri sera il proprio saluto ai giovani del Gect (Gruppo Europeo per la Collaborazione Transfrontaliera) Euregio - e da qualche anno, assieme ad Alto Adige e Tirolo, la Provincia autonoma di Trento sta portando avanti il progetto di una euroregione alpina. I nostri territori hanno molte cose in comune, non solo la storia, e noi pensiamo che l'Euregio possa essere uno strumento utile per i nostri giovani e per difendere gli interessi comuni ai nostri tre territori. Come responsabili delle amministrazioni dobbiamo mettervi nelle condizioni di utilizzare al meglio queste opportunitá. Tutti i nostri territori devono fare di più anche per mettervi nelle condizioni di conoscervi meglio, ad iniziare dall'apprendimento delle lingue. Queste sono giornate che ci devono stimolare a capire quelle che sono le vostre esigenze e le vostre speranze, affinchè queste diventino per noi un impegno. Noi politici - ha concluso Rossi, strappando l'applauso ai giovani - abbiamo però talvolta un punto di vista che non coincide con il vostro, aiutateci dunque a fare norme che tengano conto anche del vostro modo di vedere le cose".

Un modo intelligente di guardare al futuro, in ogni caso, non può che passare attraverso le lingue. Lo ha detto chiaramente, alternando italiano e tedesco, Graziano Molon di Trentino Sprint, la struttura creata per favorire l'internazionalizzazione delle nostre imprese: "Voi fate parte di una generazione che dovrà essere "internazionale"; queste occasioni di incontro sono importanti per conoscervi e per cercare di comprendere quali possono essere le strade nuove, originali e diverse che aprono le possibilità lavorative. Essere bilingui però non basta - ha avvertito Molon - oggi occorre saper parlare anche in francese, spagnolo, inglese, cinese, arabo e russo".
Ieri, per volere dell'Onu, era la "Giornata mondiale della Felicità", se ne sono accorti in pochi ma a vedere questi giovani dell'Euregio dei quali non si distingueva l'appartenenza territoriale - trentini, altoatesini o tirolesi? - veniva spontaneo pensare che sì, un'Europa felice, forse è possibile. (c.z.)

Immagini a cura dell'Ufficio Stampa -