Venerdì, 08 Febbraio 2013 - 02:00 Comunicato 321

Firmati oggi da Provincia, parti sociali e Università i protocolli d'intesa
TRE PERCORSI POSSIBILI PER UN APPRENDISTATO CHE SI RINNOVA

Alla disoccupazione giovanile si risponde con un giusto mix di formazione e lavoro, facendo se necessario scelte innovative, coinvolgendo più direttamente le imprese e facendo tesoro anche delle esperienze che si realizzano all'estero, in particolare nei paesi di lingua tedesca. Sono queste le convinzioni alla base dei tre protocolli di intesa siglati oggi in Provincia, che riguardano altrettanti percorsi di formazione-lavoro i quali da un lato rafforzano il ruolo dell'azienda e dall'altro puntano a coinvolgere l'intero sistema scolastico, formativo e universitario. Con l'apprendistato infatti è possibile non solo imparare un mestiere, ma anche ottenere titoli di studio di alta formazione, compreso il diploma, la laurea e il dottorato di ricerca.-

Alla firma dei tre protocolli, oggi, la Provincia autonoma di Trento, le parti sociali e l'Università, per la disciplina delle tre tipologie di apprendistato: l'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, mutuato dai paesi dell'area tedesca, l'apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, quello fino ad oggi più utilizzato dai giovani per fare il proprio ingresso nel mondo del lavoro, e l'apprendistato di alta formazione e di ricerca, che mette in gioco l'università.
Con questi accordi le parti firmatarie, che rappresentano gli attori principali del mercato del lavoro trentino, intendono rilanciare l'istituto dell'apprendistato e renderlo il vero e proprio contratto di ingresso dei giovani nel mondo lavorativo, dando attuazione al nuovo regime introdotto con un decreto legislativo nell'aprile 2012.
Nel nuovo regime l'apprendistato è definito come un contratto a tempo indeterminato. Al datore di lavoro viene attribuito un ruolo fondamentale nella formazione dell'apprendista. Con le firme di oggi, però viene ampliata l'offerta dei percorsi di formazione, così come la gamma degli strumenti e il ventaglio degli attori coinvolti.

Vediamo in sintesi quali sono le tre tipologie di apprendistato proposte ad un giovane che vuole pianificare il suo futuro lavorativo utilizzando questo strumento.
L'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale consente ai giovani tra i 15 e i 24 anni di ottenere, lavorando, la qualifica o il diploma professionale. Questo tipo di apprendistato, di tipo tedesco, attua il meccanismo dell'alternanza scuola-lavoro, consentendo di proporre percorsi che valorizzino e professionalizzino i giovani con talenti maggiormente orientati all'operatività o che abbiano abbandonato la scuola senza aver acquisito una qualifica professionale valida come titolo di studio. Va detto che proprio nei paesi in cui esistono modelli duali come quello tedesco, si registrano i tassi di disoccupazione giovanile più bassi.
L'apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, la forma più conosciuta e tradizionale di apprendistato, è volto a specializzare il giovane, consentendogli di ottenere la qualifica professionale ai fini contrattuali. La novità principale della nuova disciplina è costituita dal ruolo centrale attribuito all'azienda, che diventa responsabile della formazione professionalizzante del giovane, cioè quella che trasmette le competenze specifiche del mestiere. Il ruolo pubblico è concentrato invece sulla sola formazione di base e trasversale.
Allo scopo di agevolare le imprese nella transizione al nuovo regime, la Provincia continuerà a fornire, secondo le modalità seguite finora, l'offerta formativa professionalizzante fino al 30 giugno 2013. Decorso il periodo transitorio, dal 1' luglio 2013, la partecipazione ai moduli formativi professionalizzanti e l'utilizzo di eventuali servizi di sostegno alla formazione aziendale offerti dall'Agenzia del Lavoro della Provincia comporteranno il concorso delle aziende ai relativi costi.
Il nuovo sistema dell'apprendistato professionalizzante è inoltre improntato al principio di sussidiarietà, in quanto il Protocollo prevede che gli Enti bilaterali procederanno con una progressiva presa in carico di alcuni servizi.
Il terzo Protocollo, sottoscritto anche dall'Università, riguarda l'apprendistato di alta formazione e di ricerca. Questa tipologia di apprendistato, che consente di ottenere titoli di alta formazione, dal diploma alla laurea, al dottorato di ricerca, ha lo scopo di avvicinare il mondo della formazione anche universitaria al mondo del lavoro e superare il tradizionale concetto di apprendistato come forma di contratto di lavoro di esclusivo utilizzo per l'accesso alle professioni manuali.

Il contratto di apprendistato presenta notevoli vantaggi sia per le aziende che per i giovani. Infatti, a favore dei datori di lavoro sono previsti benefici normativi ed economici, quali le agevolazioni contributive e fiscali, gli incentivi all'assunzione e la possibilità di applicare una retribuzione inferiore rispetto agli altri lavoratori in considerazione dell'impegno formativo. Per i giovani, il contratto di apprendistato consente di entrare nel mondo del lavoro con un contratto a tempo indeterminato, che garantisce da subito la copertura degli oneri previdenziali e di usufruire di una formazione che altri contratti non prevedono, con la possibilità in taluni casi di conseguire anche titoli di studio.

In allegato: i tre protocolli e slides

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