Venerdì, 22 Marzo 2013 - 02:00 Comunicato 776

Lunedì 25 marzo al via la campagna informativa sulla proprietà delle cure termali, promossa dall'Assessorato alla salute e politiche sociali
TERMALISMO PER LA SALUTE: LE INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE

Dopo l'accordo fra la Provincia autonoma di Trento, la Provincia autonoma di Bolzano e Land Tirol, per la cooperazione e la valorizzazione delle risorse termali nell'Euroregione, sottoscritto il 28 febbraio nell'ambito di un convegno sul termalismo a Comano Terme fra gli assessori Ugo Rossi, Richard Theiner e Bernhard Tilg, lunedì 25 marzo prenderà avvio una campagna informativa sulle proprietà delle cure termali, a cui seguiranno, nelle prossime settimane, altre azioni di promozione delle cure termali coordinate dall'Assessorato alla salute e politiche sociali con il contributo dell'Ordine provinciale dei medici chirurghi ed odontoiatri. "In provincia di Trento - commenta l'assessore Ugo Rossi - operano otto centri termali autorizzati dal Servizio sanitario provinciale a prevalente trattamento terapeutico, l'obiettivo è quello di mettere sempre più in rete le nostre proposte, anche a livello di Euroregione, far conoscere le potenzialità delle acque del nostro territorio e le loro specifiche proprietà curative".
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Fra le azioni che si prevedono per promuovere il termalismo in provincia si prevede:
una campagna informativa sulle proprietà delle cure termali per patologia, che prenderà avvio lunedì 25 marzo;
un seminario di formazione, in programma il 24 maggio, rivolto ai medici di Medicina Generale, ai pediatri e ai medici specialisti dell'Azienda provinciale per i Servizi sanitari, portando delle evidenze scientifiche inerenti le cure termali per particolari patologie;
un breve reportage video per descrivere le caratteristiche terapeutiche delle terme del Trentino.
Dal punto di vista strettamente sanitario le norme vigenti, pongono l'assistenza termale, in particolare i cicli di cura idrotermali a favore di soggetti affetti da determinate patologie, nei Livelli essenziali di assistenza (LEA). In altri termini, le prestazioni termali rientrano tra le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini gratuitamente, fatta salva la quota di partecipazione alla spesa sanitaria (ticket).
La valenza sanitaria delle prestazioni termali è riconosciuta anche dalla legge nazionale (legge 323/2000) laddove individua il comparto termale come ambito che "mira ad assicurare il mantenimento e il ripristino dello stato di benessere psicofisico" dei cittadini, nonché dalla legge provinciale n. 6/2011 "Sviluppo del settore termale trentino" in cui si demanda alla Provincia autonoma:
la valorizzazione delle terme anche ai fini della salute, intesa come benessere psico-fisico della persona;
la promozione della validità scientifica e dell'efficacia terapeutica delle risorse termali trentine e delle prestazioni erogate dalle aziende termali trentine, anche attraverso il sostegno a studi e ricerche, in collaborazione con l'Azienda provinciale per i servizi sanitari e con gli Istituti di ricerca medica e universitaria;
l'attivazione di iniziative e accordi, anche internazionali, per agevolare la mobilità dei pazienti residenti nei Paesi dell'Unione europea verso gli stabilimenti termali trentini. Da ultimo si ricorda appunto la sottoscrizione dell'accordo del 28 febbraio 2013 tra i tre territori dell'Euregio.
Ulteriore riprova della valenza sanitaria delle cure termali è data dal fatto che le prestazioni termali sono erogate in Aziende termali soggette ad autorizzazione sanitaria, rilasciata dalla Provincia a fronte del comprovato possesso di una serie di requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi previsti dalla legislazione vigente per l'esercizio di attività sanitaria. Inoltre, per poter operare per nome e per conto del Servizio sanitario provinciale/nazionale, gli stabilimenti termali devono ottenere l'accreditamento, che è rilasciato ai soli stabilimenti termali che dimostrano il possesso di ulteriori requisiti di qualità rispetto a quelli autorizzativi; agli stabilimenti, per ciascun ciclo di cura erogato, sono attribuite tariffe differenziate in relazione a cinque livelli di classificazione: 'D', 'C', 'B', 'A' e 'Super'.
Altro elemento di garanzia è dato dal fatto che la pubblicità sanitaria, limitatamente agli effetti terapeutici delle cure, è rilasciata dall'autorità sanitaria .
Gli stabilimenti termali della provincia di Trento sono quasi tutti autorizzati ed accreditati ed operano con il Servizio sanitario provinciale attraverso accordi negoziali annualmente stipulati dall'Azienda sanitaria, fatta eccezione per lo stabilimento termale Raphael di Roncegno, la cui scelta aziendale è stata di rivolgersi ad un'utenza privata, pertanto il medesimo non ha stipulato accordi con l'Azienda provinciale per i Servizi sanitari e dunque opera in regime privatistico con accesso e pagamento diretto dei curandi.
Qui di seguito si riportano alcuni dati relativi al fatturato complessivo degli stabilimenti termali trentini:
anno 2009, fatturato complessivo euro 2.836.750, la mobilità attiva è stata di euro 2.018.789;
anno 2010, fatturato complessivo euro 2.921.165, la mobilità attiva è stata di euro 2.019.314;
anno 2011, fatturato complessivo euro 3.655.691, la mobilità attiva è stata di euro 1.941.333;
anno 2012, fatturato complessivo euro 3.556.889, il dato sulla mobilità attività sarà disponibile a maggio 2013.
Ad oggi le aziende termali della provincia si caratterizzano per una sostanziale buona qualità di prestazioni, tuttavia il tentativo è quello di perseguire il continuo miglioramento delle prestazioni, in una logica di acquisizione di livelli qualitativi superiori, come possono essere l'innalzamento alla classe 'Super' o alla classe 'A'.
In questo contesto vi è l'impegno degli stabilimenti termali nella realizzazione di sperimentazioni scientifiche qualificate, riconosciute in ambito medico, che possano ottenere il riconoscimento nazionale ed eventualmente internazionale delle cure erogate.

In allegato il depliant informativi -