
Nel corso della progettazione dei nuovi trampolini si è approfondito lo studio del versante soprastante l’area dello stadio, ed è emersa la necessità di aumentare il livello di sicurezza attuale per scongiurare ogni potenziale crollo di rocce e colate di detriti che potrebbero in futuro investire la zona sportiva.
Il Servizio Prevenzione rischi e CUE della Provincia ha così iniziato la progettazione di una serie di interventi di regimazione delle acque, di consolidamento del versante e di protezione dal rischio di caduta massi, indispensabili per la fruizione in sicurezza del complesso sportivo.
Il primo intervento ha riguardato quindi la demolizione controllata di un diedro roccioso collocato in località "Le Rive", a monte dello stadio del salto nei pressi dell’ex cava "Bedovina". Le immagini scattate dal drone hanno evidenziato che si trattava di un macigno inclinato del volume di circa 85 metri cubi, separato dalla parete e appoggiato soltanto su una parte della sua base. Le condizioni di equilibrio precario hanno consigliato agli esperti di evitare la stabilizzazione in loco e di farlo crollare in maniera controllata.
La demolizione del blocco, a cura della ditta PEK disgaggi, è avvenuta con l’utilizzo di circa 50 kg di esplosivo collocato in 20 fori praticati nella roccia e non ha comportato particolari problemi. Nei prossimi giorni sarà consolidata la parete rocciosa con pannelli in rete e funi. Ultimato anche questo intervento inizierà la costruzione dei nuovi trampolini e proseguirà la progettazione della messa in sicurezza del versante.
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