All'incontro hanno partecipato, per l'Ufficio formazione e sviluppo delle risorse umane - Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza il direttore Franca Bellotti ed Eleonora Angeli; per NBS S.r.l., azienda che ha sviluppato l'applicazione, Alessandra Filiaggi e Sandro Novelli. Presenti anche Alessandro Bazziga, dirigente del Servizio Ict e trasformazione digitale Pat e il direttore di divisione Servizi Provincia autonoma di Trento di Trentino Digitale Enrico Santoprete.
Il progetto ha per obiettivo il superamento delle barriere all’accesso e alla portabilità della formazione obbligatoria, rispondendo alle sfide ambiziose attraverso le quali il programma nazionale intende allineare il nostro Paese ai sistemi sanitari europei. Per la validazione dello strumento sono stati coinvolti 10 professionisti sanitari appartenenti a 10 differenti Provider, cioè enti pubblici e privati accreditati ad erogare la formazione, che nelle scorse settimane hanno sperimentato l’App, dando una valutazione molto positiva. Lo strumento è stato ritenuto molto utile e necessario, tenuto conto che non sempre il professionista sanitario ha la possibilità di un accesso dedicato a PC sul luogo di lavoro.
Il sistema trentino è costantemente utilizzato ed alimentato da 29 Provider, che garantiscono a livello locale un importante offerta formativa, in costante crescita negli anni, sia per quanto riguarda la formazione residenziale in aula, che quella sul campo e a distanza. Nonostante l’impatto della pandemia da Covid-19, i Provider provinciali hanno mantenuta alta l’offerta formativa e nel 2021 hanno attivato ben 607 corsi, registrando oltre 33.500 partecipazioni, coprendo il 42% dell’obbligo formativo locale, a fronte di una media nazionale del 30% (dati Co.Ge.A.P.S. Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie).
Sotto la spinta della crisi pandemica, anche la formazione in sanità è entrata in una nuova fase in cui assume maggiore importanza il modello di fruizione a distanza (FAD), reso oggi più accessibile proprio grazie allo sviluppo delle tecnologie digitali, legate in particolare alla telefonia mobile. Non a caso la modalità di fruizione è passata dalle 39 proposte formative con modalità di fruizione a distanza del 2019 alle 287 del 2021.
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Fotoservizio e filmato a cura dell'Ufficio Stampa