
I dettagli della nuova organizzazione sono stati presentati dal direttore generale facente funzioni dell’Apss, Antonio Ferro, dal direttore del Servizio ospedaliero provinciale di Apss, Pier Paolo Benetollo, dal direttore facente funzioni per l’Integrazione socio sanitaria di Apss, Gino Gobber, oltre che dal dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia, Giancarlo Ruscitti.
Nello specifico, il nuovo modello organizzativo aziendale mira al rafforzamento delle attività territoriali con quattro principali obiettivi: la presa in carico complessiva degli utenti, per garantire la continuità e l’umanizzazione dei percorsi di cura; l’omogeneità e l’equità dell’offerta dei servizi sanitari su tutto il territorio provinciale; la semplificazione e il decentramento dei processi decisionali, anche attraverso il potenziamento e l’innovazione dei servizi, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie per favorire la comunicazione fra professionisti, oltre lo sviluppo dell’informatizzazione dei sistemi gestionali e il sostegno ai percorsi di ricerca e di formazione continua degli operatori.
Il tema di fondo, ha sottolineato il direttore Ferro, è la valorizzazione delle attività sanitarie sul territorio e delle azioni preventive e di promozione della salute. Per questo si cercheranno alleanze con medici di base, pediatri di libera scelta e professionisti sanitari e socio-sanitari, oltre che con i rappresentanti dei cittadini e le parti sociali.
È seguito un partecipato dibattito, introdotto dal commissario della Comunità di Fiemme, Giovanni Zanon, dal procurador del Comun general de Fascia, Giuseppe Detomas e dal sindaco di Giovo Vittorio Stonfer, che rappresenta la Val di Cembra in seno al Cal. I rappresentanti istituzionali hanno messo in luce l’importante ruolo dei territori nella definizione della nuova organizzazione, guardando in particolare alla capacità attrattiva verso i sanitari, al ruolo dell’ospedale di Cavalese e della Casa della salute, dando risalto e garantendo servizi di alta qualità a tutte le valli, incluse le più distanti dai grandi centri.