
“Villa Rosa – ha spiegato il direttore Jacopo Bonavita - potrebbe trasformarsi in un Polo per le disabilità a 360°, punto di riferimento per le persone con disabilità che vogliono praticare l’attività sportiva. La sfida sarà quella di trasformare degli spazi di Villa Rosa attualmente al grezzo e sfruttare una palestra con relativi spazi accessori. Altro punto di forza della struttura è la presenza all’interno del complesso di una piscina da valorizzare ulteriormente".
Sullo sfondo un traguardo importante, quello di Milano Cortina 2026. Ma per i componenti del Comitato le Olimpiadi saranno il punto di partenza di un progetto che si prospetta essere un’opportunità di sviluppo per il territorio della Valsugana e per l’intera provincia.
I rappresentanti di Comune e Comunità hanno sottolineato come il territorio della Valsugana sia pronto ad accogliere questa nuova sfida, consapevoli degli investimenti fatti nelle strutture sportive e del valore del tessuto sociale composto da molteplici associazioni sportive.
Il Comitato nei prossimi mesi lavorerà a gruppi ristretti per elaborare un progetto che tenga conto sia dei costi di realizzazione, sia della sostenibilità economica dell’attività.
I primi passi per l’attuazione del progetto sono stati fatti attraverso la costituzione del Comitato e la stipula di una convenzione tra CIP e APSS che consentirà l’attivazione di percorsi di avviamento allo sport integrati con l'attività di riabilitazione adatti a tutte le esigenze e tutte le età, all'interno dell'ospedale. Per informazioni è già disponibile uno sportello del Comitato Italiano Paralimpico di Trento tutti i martedì dalle 15.00 alle 17.00 al piano zero dell’Ospedale di Villa Rosa.
La struttura
L’Ospedale Riabilitativo Villa Rosa di Pergine Valsugana è la struttura riabilitativa di degenza dell’Ospedale di Trento. Dotato di 60 posti letto (54 per la degenza ordinaria e restanti per il day hospital), accoglie prioritariamente – in fase post-acuta – persone con esiti di lesioni del sistema nervoso centrale, con politraumi e con esiti di interventi chirurgici ortopedici maggiori; tratta inoltre – principalmente in regime ambulatoriale – pazienti con patologie ortopediche minori e reumatologiche. L’ospedale si avvale del lavoro d’equipe di molteplici figure professionali (medici, infermieri, fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, psicologo, assistente sociale, operatori socio-sanitari, ausiliari, assistenti bagnanti) e di consulenza interna da parte di specialisti di altre branche (medicina interna, urologia, neurochirurgia, ed altre su richiesta specifica).