
"Provincia e amministrazioni comunali devono mostrare una sensibilità condivisa verso le Apsp, prestando particolare attenzione a tutte le persone che, in certi momenti della loro vita, necessitano di un'assistenza costante, assistenza garantita con dedizione e professionalità dal personale delle Rsa - sono state le parole dell'assessore Tonina -. In una società che invecchia, il rischio di isolamento per le persone anziane è sempre più reale, e il nostro compito è di prevenire che ciò accada. I centri diurni e le Rsa rappresentano una possibile soluzione, ma non sono sufficienti; è necessario implementare nuove strategie e modalità operative, promuovendo un’assistenza di prossimità e una medicina territoriale che considerino attentamente le esigenze degli anziani".
Presso l’Azienda Beato de Tschiderer lavorano 206 dipendenti, che si occupano di 182 ospiti distribuiti in nove nuclei autonomi, uno dei quali è dedicato alle persone con demenza. L’azienda dispone anche di quattro alloggi protetti per anziani autosufficienti e di due 'posti sollievo'. I servizi offerti includono anche audiologia e logopedia. Il direttore Menapace e il presidente Giacomelli hanno sottolineato la necessità di ammodernamento di alcune attrezzature ed hanno messo in luce i temi dell’invecchiamento del personale e delle difficoltà nel reclutare nuove figure professionali. Ricordato anche l’aumento della complessità delle condizioni cliniche degli ospiti, che richiede una sempre maggiore assistenza, aggravando i carichi di lavoro e i tempi di cura per gli operatori sanitari e socio-sanitari.