Il depuratore Trento 3” è stato pensato per tutto il bacino dell’Alta Vallagarina, interessando i comuni di Calliano, Besenello, Romagnano, Aldeno, Cimego e Garniga e la parte sud del capoluogo. Si affiancherà al depuratore di Trento nord, con la futura deviazione delle acque nere dell’Alta Valsugana. Dovrebbe entrare in funzione entro l’anno e servire oltre 120.000 abitanti equivalenti, ai quali si potranno aggiungere circa 20.000 abitanti equivalenti dopo la connessione dell’impianto con la dorsale di fognatura nera che attualmente gravita appunto sul depuratore di Trento Nord.
L’opera, di 250 metri di lunghezza per 50 di larghezza, prevede una portata di 2.000 metri cubi l’ora in regime normale fino ad un massimo di 6.000 metri cubi l’ora, rispecchiando fedelmente le caratteristiche tecniche pensate in fase di progettazione.
L’impianto lavora tramite la suddivisione delle acque su due linee di trattamento con la presenza, in sequenza, del comparto di pre-trattamento, sedimentazione primaria, denitrificazione, ossidazione-nitrificazione, sedimentazione secondaria, filtrazione finale e stabilizzazione anaerobica dei fanghi.
Il depuratore sorge accanto al Monte Spizon in un’area di circa sei ettari, nel territorio del Comune di Besenello ed è caratterizzato da una particolare attenzione posta nello studio dell’inserimento paesaggistico, trattandosi di un’area facilmente visibile dalla viabilità principale di fondo valle (autostrada A22 e strada statale del Brennero) e dagli agglomerati disposti sull’altro versante. La soluzione scelta consiste nella mimetizzazione pressoché integrale dell’imponente struttura, essendo stata ricostruita in copertura la configurazione del preesistente conoide, utilizzato anche come vallo di protezione da eventuali cadute dalla parete soprastante.
L'intervento, dal costo totale di 116 milioni, è stato finanziato con 51 milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti. La struttura era stata visitata alla fine del mese di maggio scorso dallo stesso assessore provinciale al patrimonio Marchiori e dalla vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti Gelsomina Vigliotti, che ne aveva apprezzato la sostenibilità, l’attenzione alle soluzioni energetiche adottate e il basso impatto ambientale e paesaggistico.