Venerdì, 06 Maggio 2022 - 13:26 Comunicato 1233

Sì alla delibera proposta dal presidente Fugatti d’intesa con l’assessore Bisesti: “Passo concreto per il rilancio del polo museale”
Museo degli usi e costumi, la Giunta affida l’incarico al nuovo direttore Armando Tomasi

La Giunta provinciale ha affidato la direzione del Museo degli usi e costumi della gente trentina di San Michele all’Adige ad Armando Tomasi. Il direttore esperto in forza all’Amministrazione provinciale lascerà quindi la guida all’Ufficio beni archivistici, librari e archivio della Soprintendenza per i beni culturali, a sua volta affidata a Stefania Franzoi quale sostituto direttore. Lo prevede la delibera, proposta dal presidente Maurizio Fugatti e approvata dall’esecutivo, che dispone l’assegnazione dell’incarico, come richiesto dal consiglio di amministrazione del museo e dall’assessore all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti a seguito della procedura di avviso pubblico indetta per l’assunzione.
L’incarico per Tomasi decorre da lunedì 16 maggio 2022.
Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina a San Michele all’Adige [ Archivio Ufficio stampa PAT]

La nomina va nella direzione di favorire una nuova ripartenza per l’importante polo museale trentino, che fra l’altro aveva ospitato una delle ultime sedute fuori porta della Giunta. A precisarlo è lo stesso Fugatti, assieme all’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti. “Dal rilancio del Museo degli usi e costumi della gente trentina può trarre beneficio non solo il polo di San Michele ma tutto il sistema trentino della cultura – così presidente e assessore –. L’incarico al nuovo direttore va in questo senso. Al nuovo direttore, così come a tutto lo staff dell’istituzione museale e al suo presidente Ezio Amistadi, l’augurio di buon lavoro da parte dell’esecutivo provinciale. Con l’auspicio di poter tradurre in concreto gli obiettivi di crescita del Museo nel panorama museale locale, nazionale e internazionale. Sono certamente valide le sue potenzialità per arricchire l’offerta di un Trentino che punta sempre più convintamente sul rapporto tra turismo e cultura”.

(sv)


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