Lunedì, 17 Febbraio 2025 - 16:13 Comunicato 347

Oggi la visita della vicepresidente e assessore provinciale alla cultura al museo di Segno in vista dell'accordo di collaborazione fra Fondazione Chini, Comune di Predaia e FMST
Museo Chini di Segno, Gerosa: "Una sinergia per inserirlo all'interno del sistema museale provinciale"

Promuovere la conoscenza e valorizzare la figura di padre Eusebio Francesco Chini, istituendo un rapporto di collaborazione tra enti per realizzare progetti e attività anche di carattere internazionale, in sinergia con gli altri soggetti istituzionali in rete: è l’iniziativa al centro dell'incontro che si è svolto oggi al Museo Padre Eusebio Chini di Segno, in Val di Non, alla presenza della vicepresidente e assessore provinciale alla cultura Francesca Gerosa, che si è recata in visita all'esposizione. Presenti anche il consigliere provinciale Daniele Biada, il sindaco del comune di Predaia Giuliana Cova, il presidente della Fondazione P. Eusebio F. Chini Alberto Chini e il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi.
“Tantissimo è stato fatto in questi anni, ma non possiamo fermarci, dobbiamo guardare avanti, lavorando in sinergia tutti insieme per capire come valorizzare ancora di più un personaggio che ha portato di fatto il Trentino nel mondo. La valorizzazione di Padre Chini e dello spazio museale a lui dedicato qui a Segno ci permettono di conoscere quanto sia stato da lui fatto oltre oceano. La Provincia si impegna insieme al Comune di Predaia per far sì che questo luogo entri a far parte del sistema museale trentino e possa diventare un punto di riferimento di valenza educativa e formativa, coinvolgendo innanzitutto il mondo della scuola e guardando anche alle possibili relazioni di livello internazionale che si possono creare in ambito culturale”, ha commentato Gerosa.
La visita al Museo Padre Eusebio Chini di Segno. Da destra: Giuseppe Ferrandi, Alberto Chini, Francesca Gerosa, Giuliana Cova, Daniele Biada [ Archivio Ufficio Stampa PAT]

Come indicato dalla legge provinciale sulle attività culturali, le attività di valorizzazione della figura di padre Chini si avvalgono del supporto scientifico e organizzativo della fondazione Museo storico del Trentino, per studio, ricerca, formazione e divulgazione. Già dal maggio scorso la Fondazione Chini è socia della FMST, mentre il Comune di Predaia ha siglato nel corso del 2024 il gemellaggio con la città messicana di Magdalena de Kino, dove sono conservate le spoglie di padre Chini. A breve, dunque verrà sottoscritto anche formalmente l’accordo di collaborazione anticipato oggi, avviando la sinergia tra soggetti istituzionali e costituendo una vera e propria rete, coordinata da un Comitato d’indirizzo che elaborerà un Piano di attività annuale e pluriennale, indicando progetti e iniziative da realizzare.

"Padre Kino è l'unico italiano presente nel Famedio di Washington in quanto considerato padre fondatore dell'Arizona ed è un personaggio grandissimo, che ha fatto un pezzo di storia della nostra terra. Stiamo lavorando con la Fondazione Chini e la Fondazione Museo Storico perché a livello locale e anche internazionale tanti giovani possano conoscere questa figura e si appassionino ad essa. Donando se stesso con umiltà e gratuità Padre Kino è riuscito a cambiare le sorti di un popolo e a portare sviluppo economico, libertà e dignità", ha detto Giuliana Cova.

"Con la Fondazione e ancora prima con l'Associazione Eusebio Chini da quarant'anni cerchiamo di portare avanti tante iniziative per far capire il valore che ha acquisito la figura di Padre Chini oltreoceano e trasmettere i sentimenti che quelle popolazioni hanno verso di lui. Questo, assieme alle tante testimonianze come le opere d'arte, il monumento equestre che è stato donato dalla città di Tucson e i murales di tanti artisti che hanno donato le loro opere a Padre Kino ci rendono orgogliosi e ci spingono a dare impulso alle nostre attività", ha aggiunto Alberto Chini.

"Questa sinergia permette in nome di Padre Chini di valorizzarne la figura a livello territoriale con un museo che può essere rinnovato magari nei linguaggi e negli approcci attraverso la multimedialità, ma molto ricco nella sostanza, grazie alle sue importanti collezioni. Una doppia eredità, quella di Padre Chini, che riguarda i suoi insegnamenti, ma anche la necessità di aprire i nostri orizzonti, per tenerci ben legati nelle radici della storia e allo stesso tempo di aprirci al mondo", ha commentato Giuseppe Ferrandi.

In allegato: nota biografica di Padre Chini e descrizione del Museo di Segno

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(sil.me)


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