Le linee di indirizzo, inserite in un apposito protocollo, saranno analizzate dalle Amministrazioni locali, che nei prossimi giorni formuleranno eventuali osservazioni. La struttura di Mezzolombardo, secondo le intenzioni di Provincia e Azienda Sanitaria, sarà un punto di riferimento – unico e riconoscibile – dei servizi sanitari resi dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta, dai medici di continuità assistenziale e dagli infermieri. Nel corso del tempo, l'attività specialistica è stata integrata dalla presenza di: ambulatorio chirurgico, endocrinologia, ottorino laringoiatria, oculistica, ortottista, dermatologia, diabetologia, odontoiatria, igiene dentale, medicina sportiva, medicina fisica e riabilitazione ambulatoriale con palestre, centro disturbi del comportamento e demenza, neuropsichiatria infantile, psicologia per adulti e bambini, psichiatria con centro diurno e consultorio, servizio di igiene pubblica, servizio di alcologia e Cure domiciliari.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede che l’Ospedale di comunità sia rinnovato, interconnesso e dotato di attrezzature tecnologiche entro il primo trimestre 2026: i lavori di aggiornamento degli spazi per hospice (6 posti letto a garanzia del territorio di riferimento) e cure intermedie (15 posti letto) saranno avviati nei primi mesi del 2024, con un investimento di circa 200mila euro e garantendo la continuità dei servizi. Come evidenziato dall'assessore Segnana, l'Ospedale di comunità svolgerà infatti una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di evitare ricoveri ospedalieri impropri e di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni sociosanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia e più prossimi al domicilio.
Incontro con gli amministratori locali. La struttura assumerà le funzioni di Ospedale e Casa della comunità
Mezzolombardo, Segnana: “San Giovanni è un presidio strategico. Diventerà un super-hub”
Medicina di gruppo e servizio di continuità assistenziale per dare risposta per gran parte della giornata ai bisogni degli utenti della Rotaliana e dell'Altopiano della Paganella. E ancora: attività specialistiche in continua implementazione. Ecco il presidio sociosanitario San Giovanni di Mezzolombardo che si appresta ad assumere i connotati di “Ospedale di comunità” e “Casa della comunità”. Le rinnovate caratteristiche sono state illustrate stamani agli amministratori locali (sindaci e presidenti di Comunità) dall'assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana e dal direttore generale dell'Azienda sanitaria, Antonio Ferro. Presenti anche il direttore del Dipartimento cure primarie e cure palliative di Apss Gino Gobber, il direttore del Dipartimento infrastrutture Debora Furlani, il direttore delle cure primarie del Distretto nord Daniela Zanon, il direttore del Distretto nord Chiara Marangon e il dirigente del Servizio provinciale politiche sanitarie e per la non autosufficienza Andrea Maria Anselmo. “Nella nuova cornice della programmazione provinciale, confermiamo questa struttura quale presidio distrettuale territoriale, dove realizzare forme di integrazione professionale, organizzativa e operativa tra funzioni sanitarie, socio sanitarie e assistenziali” ha evidenziato l'assessore Segnana, che ha indicato il San Giovanni quale “presidio strategico nell'ambito dell'assistenza territoriale e del servizio sanitario provinciale nel suo nuovo duplice ruolo di Ospedale e Casa della comunità. Un super-hub con servizi specialistici e, in prospettiva, un'implementazione delle funzioni garantite dalla medicina di gruppo, che ad oggi conta 9 medici di medicina generale e il servizio di guardia medica”.